Il
Santa Maria della Scala è lieto di annunciare il programma della
seconda metà del 2017. Un calendario molto articolato che ha in
cantiere mostre, incontri, eventi, iniziative speciali.
L’evento più importante dell’anno è la mostra su Ambrogio Lorenzetti
- dal 22 ottobre 2017 al 21 gennaio 2018 -, preparata nel corso degli
ultimi due anni e iniziata con l’operazione “Dentro il Restauro”, che
finanziata dal Mibact, ha consentito il restauro di alcuni capolavori
del grande pittore senese, fra cui il ciclo di affreschi nella basilica
di San Francesco, il grandioso ciclo di Montesiepi e la Maestà di
Sant’Agostino. Sarà un‘esposizione particolare quella dedicata a
Lorenzetti, artista dall’incontenibile creatività che ha rinnovato
profondamente la pittura occidentale. Lorenzetti è stato, infatti, un
innovatore della concezione stessa dei dipinti d’altare e un grande
pittore di storie sacre, ma anche il narratore che ha allargato lo
sguardo alla re-invezione del paesaggio e della pittura d’ambiente.
Grazie a una serie di prestiti importanti (Louvre, National Gallery, Gallerie degli Uffizi, Musei Vaticani, Yale), l’esposizione
ritesse la grande vicenda artistica di Ambrogio Lorenzetti, facendo
convergere al Santa Maria della Scala, dipinti che, in massima parte,
furono prodotti per cittadini senesi e per chiese della città.
La
mostra, che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica,
del Patrocinio del Mibact e della Regione Toscana, è curata da
Alessandro Bagnoli, Roberto Bartalini e Max Seidel, autori anche del
corposo volume che accompagna l’esposizione e che più che un catalogo si
presenta come un’opera di lettura innovativa dell’opera di Lorenzetti.
Gli allestimenti della mostra sono stati affidati allo Studio
Guicciardini&Magni, già autori di numerosi allestimenti museali fra
cui il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, il Museo Galileo, il Museo
Nazionale di Oslo, il Gülhane Museum di Instanbul.
Il programma delle esposizioni non si esaurisce con Lorenzetti.
La fotografia
è uno dei filoni su cui il Santa Maria della Scala sta concentrando la
propria attività espositiva e produttiva, con iniziative di vario genere
per taglio e tipologia, da personali a retrospettive tematiche, da
produzioni originali a progetti di altri musei ospitati in una logica di
collaborazione e scambio reciproco.
Il primo progetto parte il 28 luglio con la Storie di Stanze Room Stories
di Cristina Coral, giovane e già affermata fotografa italiana, dallo
stile composto ed essenziale, con una grande sensibilità nei confronti
della luce ed un’attenzione particolare al rapporto fra la figura umana e
gli ambienti in cui agisce. Le 23 fotografie di rara sensibilità della
Coral resteranno in mostra nella sala Vieri Mascioli fino al 10 settembre.
Dal 15 dicembre fino a metà gennaio 2018 è in programma RiMembra
di Monica Biancardi, un progetto fotografico costruito nel corso di
alcuni anni dalla fotografa napoletana che al Santa Maria sarà in mostra
con un format particolare: 13 acquerelli e 4 dittici fotografici
faranno da cornice e accompagnamento all’intero ciclo che sarà
proiettato in grande dimensione, accompagnato dai testi scritti per
l’occasione dal poeta Gabriele Frasca, che la sera dell’inaugurazione
sarà protagonista di un reading accompagnato da suoni e immagini.
L’evento fotografico più significativo in calendario – dal 3 novembre 2017 al 7 gennaio 2018 - è Je voudrais savoir,
una mostra realizzata in collaborazione con l’Università di Siena in
occasione del centenario della nascita di Franco Fortini e prodotta dal
Santa Maria della Scala. La mostra prende spunto dal viaggio in Cina da
parte di una delegazione italiana a cui parteciparono, oltre a Fortini,
alcuni altri artisti e intellettuali: Carlo Cassola, Antonello
Trombadori, Ernesto Treccani, Norberto Bobbio, Carlo Bernari, Antonello
Trombadori, Piero Calamandrei. La mostra prende spunto dalle
riflessioni, i pensieri e le fotografie di Fortini in un dialogo con
immagini, pensieri e parole degli altri partecipanti al viaggio; tutti
gli altri partecipanti, infatti, nell’arco dei 2 anni successivi,
pubblicarono scritti o racconti di quell’esperienza di viaggio. Ne
deriva una sorta di “danza cinese”, un caleidoscopio sorprendente di
sguardi ed emozioni su un mondo “nuovo” e sicuramente diverso da quello
occidentale, ma anche una sorta di percorso interiore di alcuni grandi
personaggi del novecento italiano, alla scoperta di quel mondo, che
ciascuno aveva indagato secondo le propria sensibilità. Il progetto di
allestimento della mostra è stato affidato all’architetto Alessandro
Bagnoli, già in passato autore di numerosi allestimenti anche al Santa
Maria.
Per
questa importante produzione il Santa Maria della Scala ha intrapreso
delle relazioni con altre Istituzioni per presentare il progetto sul
territorio nazionale, proseguendo in quell’attività l’attività di
produzione e circuitazione inaugurata lo scorso anno con “Ten Years and
Eighty-Seven Days” di Luisa Menazzi Moretti, che dopo essere stata a
Berlino e a Siena da fine ottobre sarà ospitata nel Museo degli
Innocenti a Firenze.
La proposta espositiva non si esaurisce con la fotografia.
Attualmente è in corso In Nomine Lucis
un omaggio al grande musicista Ludovico Scelsi, realizzato in
collaborazione con il Chigiana Summer Festival e la Fondazione Isabella
Scelsi. Si tratta di un’iniziativa particolare, articolata in 3 “pezzi”
strettamente collegati fra loro: una mostra (Nel suono di Scelsi a cura
di Irmela Heimbacher) che tesse la relazione fra i suoni e le
parole poetiche di Scelsi; la realizzazione di un percorso sonoro fra le
sale del Santa Maria della Scala, musicate da brani di Scelsi scelti da
Alessandra Carlotta Pellegrini; il film d’arte di David Ryan
“Via San Teodoro 8”, indirizzo dell’abitazione romana di Scelsi,
attraverso cui il videomaker ricostruisce il processo creativo del
grande musicista romano.
Dal 9 settembre al 10 dicembre è in programma La storia per immagini. Vita quotidiana e paesaggio a Siena e nel suo territorio,
il progetto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo, di cui è capofila la Pinacoteca Nazionale di Siena, che ha come
finalità la promozione di un sistema di offerta culturale integrata,
basata sulla realizzazione di percorsi specifici e inclusivi.
Il
percorso del Santa Maria della Scala intende valorizzare il legame
indissolubile che unisce l'ospedale al territorio, attraverso una
disamina delle aziende agricole note come grance, ripercorrendone
sviluppo e vicende attraverso i secoli e mettendo in relazione spazi
ospedalieri, documenti, oggetti con immagini e testi esplicativi, a
partire dalla grande pianta della grancia di Castelluccio di Pienza,
realizzata dall'agrimensore Florenzio Razzi nel 1763.
Il 21 settembre, si inaugura Caveau,
la mostra che conclude l’esperienza lanciata dall’artista Serena
Fineschi nel corso del 2016, quando inaugurò “la più piccola galleria
d’arte del mondo”, nel cuore di Siena e chiamò 12 fra curatori e artisti
ad animarla, ciascuno proponendo un’opera al mese. I dodici ospiti di Caveau, che
saranno in mostra al Santa Maria sono: Bianco-Valente, Vittorio
Corsini, Marina Dacci, Pablo Echaurren, Pietro Gaglianò, Ilaria
Mariotti, Marco Pierini, Alfredo Pirri, Claudia Salaris, Serse, Marco
Tirelli, Paola Tognon.
Infine l’8 dicembre apre al pubblico Un secolo di storia. I grandi fatti raccontati dalla Nazione, 1917 – 2017,
una mostra itinerante che coniuga il legame tra il quotidiano e il
proprio territorio, consentendo ai visitatori di riscoprire gli eventi, i
personaggi, le vicende, lungo un percorso di cento anni, letto e
interpretato attraverso gli articoli de La Nazione. La mostra senese si
arricchirà di una sezione dedicata alla storia cittadina e ai grandi
fatti che la hanno caratterizzata negli ultimi 100 anni.
Molto ricco anche il programma di eventi.
Se da un lato prosegue l’esperienza di SMS_Live,
il programma di incontri, performance, reading, drammaturgie, musica e
degustazioni organizzato dal Santa Maria tutti i giovedì in occasione
del giorno lungo di apertura del museo (fino alle 22.00), che si basa su
collaborazioni con importanti istituzioni culturali nazionali e senesi,
come ad esempio le università di Siena e Firenze, il Festival della
Crescita, il Siena Art Insitute, dall’altra il Santa Maria ospiterà,
come lo scorso anno, tutti gli incontri di “Chigiana Lounge”, a cura di
Stefano Jacoviello e organizzati in collaborazione con il Chigiana
Festival e con Chigiana Radio Arte, il canale radiofonico tematico
specializzato nel rapporto fra musica e arte.
L’Acropoli di Siena, percorsi artistici fuori orario è
un progetto che costituisce invece da un lato un’estensione di SMS_Live
fuori dalla mura del Santa Maria negli spazi di Piazza Duomo,
dall’altro un tassello importante della collaborazione del Museo con
Opera Metropolitana del Duomo e con Opera Laboratori Fiorentini,
iniziata con la creazione della biglietteria centralizzata di Piazza
Duomo e del biglietto Acropoli Pass che consente la visita
congiunta al Duomo e al Santa Maria che sta riscontrando un enorme
successo presso il pubblico dei visitatori.
L’iniziativa
è anche l’occasione per far scoprire in orari serali le due iniziative
multimediali realizzate rispettivamente dal Duomo (Divina Bellezza, percorso sotterraneo con videomapping 3d nell’Oratorio di San Giovannino )
e dal Santa Maria della Scala (“Nel tempo e nello spazio” percorso con
videomapping 3d, che ricostruisce i 4 quadri, momenti della storia e
dell’evoluzione del Santa Maria e che è integrato nell’audioguida in
distribuzione gratuita al pubblico dei visitatori).
Oltre
agli eventi “continuativi” sono previsti alcuni appuntamenti speciali,
realizzati in collaborazione con altre istituzioni: il 16 luglio Sound & Action Painting , un perfomance artistico musicale in collaborazione ancora con il Chigiana Summer Festival; il 20 luglio Alla ricerca degli 'intrusi del mondo etrusco negli spazi del museo archeologico” in occasione delle Notti dell’Archeologia; il 29 settembre Concerto per Amy ,
installazione multimediale di Francesca Poto, realizzata in
collaborazione con l’Università di Siena in occasione della Notte dei
ricercatori.
Il clou degli eventi speciali è costituito dal World Tourism Unesco” in programma dal 22 al 24 settembre, l’unico
evento al mondo dedicato alla promozione e valorizzazione dei Siti
Unesco, che gode del Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo e della Commissione Unesco. Durante i tre giorni
dell’evento, aperto ai visitatori gratuitamente, i Siti Unesco
partecipanti avranno modo di farsi conoscere dal vasto pubblico. Oltre
al salone espositivo saranno organizzati appositi momenti di contatto e
confronto tra operatori, in particolare un Workshop B2B nella giornata
di venerdì 22 settembre al quale prenderanno parte circa 80 tra Tour
Operator e Agenzie di Viaggio italiani e stranieri. Un’occasione,
questa, per riscoprire anche Palazzo Squarcialupi, che
finalmente, dopo diversi anni di chiusura, riaprirà le proprie sale al
pubblico, dopo i corposi interventi di messa in sicurezza realizzati con
ingenti investimenti da parte del Comune di Siena.
Al
fianco di tutto il programma non vanno dimenticate le attività
didattiche che oltre a continuare il proprio programma ordinario
dedicato alle scuole (e che nell’ultimo anno scolastico ha previsto una
media di 7 laboratori a settimana), ampliano la propria attività con
iniziative rivolte anche alle famiglie e agli adulti e con iniziative
collegate agli eventi espositivi, in particolare la grande mostra su
Ambrogio Lorenzetti e la mostra in occasione del centenario di Franco
Fortini.
Il 2017, dichiara Daniele Pittèri, direttore del Santa Maria della Scala, “è
un anno di grande importanza per il museo. Gli accordi che abbiamo
chiuso da un lato con l’Opera metropolitana del Duomo, dall’altra con il
Mibact per la valorizzazione del patrimonio museale senese e con
l’istituzione di una collaborazione stretta fra la Pinacoteca e il Santa
Maria, ci consentono di gettare basi solide per costruire il futuro.
Così come, d’altra parte, l’individuazione di un gruppo di privati che
ci accompagna nel percorso di gestione del Santa Maria e i lavori di
messa in sicurezza dell’immobile che ci consentono riapertura di Palazzo
Squarcialupi da settembre e la sistemazione di tutte le parti
restaurate del Complesso entro la fine dell’anno, portando la capienza
del Santa Maria al oltre 1500 persone. La piena agibilità del Complesso,
unita ad accordi stabili e a collaborazione che sempre più si
consolidano sia a livello locale che a livello nazionale, ci
consentiranno di lavorare con continuità e di rafforzare un’offerta
culturale coerente, continuativa e duratura, incentrata sul grande
patrimonio senese, ma anche sull’esplorazione dei linguaggi, anche
contemporanei, dell’arte e della cultura, alla ricerca di quelle
innovazioni, anche nella lettura del passato, che oggi sono fondamentali
per far sì che un luogo come il Santa Maria si ponga come interlocutore
privilegiato e punto di riferimento. Nella prima parte del 2017, anche
in virtù delle difficoltà operative determinate dalla necessità di
portare a compimento il lavori di messa in sicurezza, l’attività si è
basata soprattutto su iniziative di incontri e sul SMS_Live, un
programma perpetuo in cui noi crediamo molto e che sempre più vogliamo
aperto alla città. Adesso che i lavori sono in fase di completamento,
abbiamo potuto programmare un insieme di iniziative di grande valore. Il
centro è ovviamente la mostra su Ambrogio Lorenzetti, in cui noi
crediamo moltissimo in primis per la sua grande valenza culturale,
grazie allo straordinario lavoro di ricerca compiuto dai curatori. Ma il
resto delle iniziative e delle mostre, anche se meno roboanti, hanno un
grande valore, consentono di valorizzare esperienze artistiche e
culturali locali, di valorizzare giovani emergenti nel panorama
nazionale e internazionale, di riportare l’attenzione su grandi
personaggi del panorama culturale novecentesco come Fortini e Scelsi, di
rinsaldare progressivamente la relazione con il pubblico cittadino,
che, per un luogo come il Santa Maria della Scala, resta l’obiettivo
prioritario e imprescindibile per garantire un futuro dinamico a questo
straordinario luogo che ho l’onere di dirigere”.
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