Intervista a Ivan Basso


Venezia, 27 settembre 2016 – A meno di un mese alla 31^ Venicemarathon del prossimo 23 ottobre, per l’ex ciclista Ivan Basso sale l’adrenalina in vista del grande debutto nella sua prima 42 km a piedi.

Grazie alla collaborazione con la sua agenzia DMTC,
abbiamo avuto l’opportunità di porgergli qualche domanda. Ecco cosa ci
ha risposto l’ex ciclista vincitore di due edizioni del Giro d’Italia
(2006 e 2010) e per due volte sul podio al Tour de France.
(Il video dell’intervista è visualizzabile cliccando qui).


Come e quando è nata quest’idea di correre la Maratona e soprattutto di esordire in Venicemarathon?
L’idea
di correre una maratona è nata quando ho smesso di gareggiare in
bicicletta. La voglia di mantenermi in forma e di provare una nuova
esperienza sportiva mi ha portato ad iniziare a correre prima per
piacere e benessere. Poi è sopraggiunta la voglia di misurarmi in una
maratona e così ho deciso di iniziare con quella di Venezia.

Anche Lei è stato stregato dal fascino di correre in una delle città più belle del mondo?
Venezia
è una città fantastica, e l’idea di correrci in una giornata speciale
come quella della maratona è sicuramente un valore aggiunto ed è quello
che mi ha spinto, appunto, a decidere di correre la mia prima maratona
qui.

Come procedono gli allenamenti e qual è il suo obiettivo cronometrico?
Non
mi sto allenando da professionista perché ovviamente il mio lavoro non
me lo permette, ma comunque con costanza e tutti i giorni. Non voglio
affrontare la mia prima maratona con uno spirito competitivo, ma
cercando di divertirmi e di vivere questa giornata di sport e di
benessere senza un cronometro che toglie il fiato. Questo è lo spirito
di questa prima maratona… poi vedremo in futuro.

Tanti ciclisti a fine carriera hanno esordito in maratona: c’è secondo lei un filo conduttore tra queste specialità?
Quando
gareggi da professionista non hai la possibilità di fare tanti sport
alternativi e la voglia di provare nuove esperienze, come in questo caso
il running, è contagiosa. Credo che questa sia la motivazione
principale del perché tanti ciclisti iniziano a correre a piedi e hanno
voglia di fare le maratone.

Dal suo diario pubblicato nella sezione “Running” del sito della Gazzetta dello Sport,
Ivan racconta anche le sue tappe di avvicinamento a Venezia, gli
allenamenti e di come riesce a conciliare il lavoro con la passione
sportiva.

Ci siamo: manca un mese alla maratona di Venezia
del 23 ottobre, il mio obiettivo. Ma la grande novità è che due
settimane prima, il 9 ottobre, parteciperò a Milano alla Deejay Ten…
Per quanto riguarda gli allenamenti in vista di Venezia, tutto procede
per il meglio. Nelle scorse settimane ero in Spagna per seguire Alberto
Contador sull’ammiraglia della Tinkoff. Durante la Vuelta, ho continuato
con brevi uscite la mattina, ma ho sperimentato anche corse più lunghe
in corrispondenza dei due giorni di riposo: allenamenti di 18 km, ma con
un minuto di camminata ogni 5 km. Il tutto per prevenire gli infortuni:
un guaio muscolare a questo punto della preparazione potrebbe
pregiudicare tutto. La trasferta spagnola mi ha regalato momenti
affascinanti. I più belli a Vigo e Santander dove ho potuto correre
sulla spiaggia per qualche chilometro: sensazioni stupende. E non manca
neanche la bicicletta: nel weekend ho scalato il Gavia per il “Contador
Day”, domenica sarò al via della Granfondo Tre Valli Varesine (Gazzetta
Running)
.”