Catania Cultura: Istituto Luce, in mostra l’immaginario italiano @IstitutoLuce

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Cultura: Istituto Luce, in mostra l’immaginario italiano Centinaia di filmati su venti schermi e cinquecento fotografie per raccontare oltre novant’anni di storia del Paese, con una speciale sezione su Catania. L’esposizione, tratta da un fondo Patrimonio Unesco, sarà inaugurata nel Palazzo Platamone il 24 ottobre dal sindaco Bianco e dal presidente dell’Istituto Roberto Cicutto e rimarrà aperta fino al 19 febbraio.

La mostra “Luce. L’immaginario italiano”, ideata e realizzata da Istituto Luce-Cinecittà e curata da Gabriele D’Autilia e Roland Sejko, sarà inaugurata il 24 ottobre nel Palazzo Platamone dal sindaco Enzo Bianco e da Roberto Cicutto. Organizzata da Cor (Creare organizzare realizzare srl), l’esposizione narra più di novant’anni di storia del Paese, con una speciale sezione su Catania, e sarà aperta fino al 19 febbraio.

“Un’ampia sezione della mostra – ha sottolineato il sindaco Bianco – è dedicata a Catania, con immagini di grande impatto emotivo legate a eventi di cronaca: gli eventi politici e sportivi del fascismo e del dopoguerra, quelli religiosi come la festa di Sant’Agata, quelli culturali riguardanti soprattutto Vincenzo Bellini e naturalmente quelli legati all’Etna e alle sue eruzioni. Un motivo in più per visitarla per gli abitanti della Sicilia orientale e per i turisti. Molte vicende siciliane, inoltre, furono narrate dal punto di vista filmico da due catanesi di grande valore, il regista Ugo Saitta e Rita Consoli, sua moglie e operatrice cinematografica, che collaborarono a lungo con l’Istituto Luce, una delle più grandi imprese culturali del nostro Paese”.

“L’esposizione – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Orazio Licandro – è ricca e avvincente e racconta una vera e propria storia del Novecento italiano, narrata soprattutto attraverso le immagini, un linguaggio universale. Una storia di popolo, la nostra storia italiana, complessa, densa e terribile: dalle campagne alle città, dai mestieri alla politica, dal ventennio fascista alla sua propaganda, alla seconda guerra mondiale, dalla vittoria degli alleati alla ricostruzione del dopoguerra. Una mostra che rappresenta il coronamento di un ulteriore progresso della strategia culturale messa in campo dall’Amministrazione comunale”.

Un appuntamento da non perdere soprattutto per le giovani generazioni catanesi che potranno confrontarsi con un passato apparentemente remoto eppure vicinissimo. Anche perché a emergere e diventare protagonista è la città reale, che si svela nei volti antichi e poveri delle ragazze in costume per una sfilata davanti al principe ereditario nel 1930 o nell’impegno dei giovani dell’Ospizio di beneficenza nel 1951.

La mostra sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19 e la domenica e i festivi dalle 9 alle 13. Il biglietto intero costa 8 euro, quello ridotto 6, l’ingresso per gli studenti 4 e il catalogo 18.

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