
Ancona, Pinacoteca Comunale Francesco Podesti
30 settembre 2016 – 8 gennaio 2017
Negli ultimi anni, diverse mostre sono state dedicate a singole opere o a capolavori di particolare rilevanza nella storia dell’arte. Tali iniziative hanno riscosso ampio successo di pubblico, poiché offrono un approccio focalizzato, corredato da approfonditi contenuti informativi e didattici sull’opera, sull’artista e sul contesto storico. La mostra “Il Caravaggio di Roberto Longhi”, curata da Maria Cristina Bandera, direttrice scientifica della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, si inserisce in questa tradizione.
Il Ragazzo morso da un ramarro, uno dei capolavori giovanili di Caravaggio (Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, Milano 1571 – Porto Ercole 1610), realizzato intorno al 1595 durante il suo primo periodo romano, è il fulcro della mostra. Con straordinari dettagli di natura morta e spettacolari effetti luministici, il dipinto cattura, come in uno scatto fotografico, l’istante in cui il giovane si ritrae improvvisamente a causa del morso di un ramarro.
L’esposizione rappresenta anche un’occasione per approfondire la figura di Roberto Longhi (Alba 1889 – Firenze 1970), uno dei più importanti storici dell’arte del Novecento. A Longhi si deve la riscoperta di Caravaggio dopo un lungo periodo di oblio ottocentesco. Il critico acquistò il dipinto intorno al 1928, conservandolo come gioiello della sua collezione nella villa fiorentina Il Tasso, oggi sede della Fondazione a lui dedicata.
Roberto Longhi si dedicò all’opera di Caravaggio a partire dalla sua tesi di laurea, discussa nel 1911 con Pietro Toesca all’Università di Torino. Fu una scelta pionieristica, che dimostrò la capacità di Longhi nel riconoscere l’importanza rivoluzionaria della pittura di Merisi, considerandolo il primo pittore dell’età moderna. A Caravaggio dedicò una vita di studi, dal breve saggio Due opere del Caravaggio del 1913 alla grande monografia del 1952, preceduta dalla storica mostra “Caravaggio e i caravaggeschi” del 1951 a Palazzo Reale di Milano. Quest’ultima fu un evento epocale, destinato a consacrare Caravaggio come uno dei più grandi maestri della pittura, un consenso che continua a crescere senza confini.
Dopo essere stato esposto in prestigiosi musei internazionali – tra cui il Musée Jacquemart-André di Parigi, il Museo Pushkin di Mosca, il National Museum of Western Art di Tokyo e il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid – il dipinto viene ora presentato nella Pinacoteca Civica di Ancona in un’esposizione “one picture show”. Accanto all’opera è esposto un disegno a carboncino dello stesso Longhi, raffigurante la figura del giovane, firmato e datato 1930. Questo disegno testimonia non solo l’abilità di Longhi come disegnatore, ma anche la sua profonda comprensione dell’organizzazione luminosa del dipinto.
La mostra si avvale di un suggestivo allestimento progettato dallo Studio Salmoni e Associati. Inoltre, un’area video dedicata ospita il documentario Caravaggio tra Roma e Firenze. Dai Medici a Roberto Longhi, che ripercorre le vicende drammatiche della vita di Michelangelo Merisi, esplorando i suoi legami con i Medici e le opere di committenza toscana, fino all’acquisizione del dipinto da parte di Longhi e alla sua conservazione presso la Fondazione.
L’esposizione è promossa dal Comune di Ancona, dalla Pinacoteca Civica Francesco Podesti, dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi e da Civita Mostre, con l’intento di valorizzare il nuovo allestimento della Pinacoteca, recentemente restaurato grazie a un lungo e impegnativo intervento.