Trailer di “SEXXX” di DAVIDE FERRARIO

“SEXXX”

diDAVIDE FERRARIO

Solo il 4 e 5 luglio nelle sale italiane
il film libero e sensuale ispirato allo spettacolo di Matteo Levaggi, il
coreografo che ha dato una scossa al mondo della danza contemporanea

Con musiche di David Bowie, Ultravox, Giorgio Canali,
The Longcut,

Ooioo e Massimo Zamboni

È una sera di novembre quando il regista Davide
Ferrario
si reca alla Lavanderia a
Vapore
di Collegno, edificio ottocentesco poco lontano da Rivoli adibito un
tempo al lavaggio dei panni del Regio Manicomio e ora centro d’eccellenza della
danza.

Sta
per assistere a SEXXX, lo spettacolo
di Matteo Levaggi messo in scena dal
Balletto Teatro di Torino, e ne
rimarrà talmente colpito da decidere di farne un film.

Come
sempre accade per le opere di Ferrario, però, SEXXX non è solo la
documentazione di quanto il regista osserva quella sera. La messa in scena
della coreografia per il cinema – realizzata con montaggio e punti di vista
insoliti per la videodanza tradizionale e con una colonna sonora che contempla David Bowie, Ultravox, Giorgio Canali, The
Longcut, Ooioo e Massimo Zamboni mentre la musica originale per il balletto è
di Bruno Raco
– si arricchisce infatti di ricognizioni visive sul corpo nudo raccontato attraverso varie
forme espressive, dalla pittura classica ai set dei film porno, con anche
l’aggiunta di una sorta di fiction in forma di cortometraggio.

Dopo
la presentazione all’ultimo Torino Film
Festival,
dove SEXXX ha
conquistato pubblico e critica, la stessa Madonna ha chiesto di vedere il film,
inviando quindi i suoi apprezzamenti al regista. Adesso l’appuntamento con SEXXX,
che inizia tra poco  la sua
carriera internazionale con l’invito al Festival di Mosca,sarà nelle sale italiane il 4 e 5 luglio (elenco
dei cinema su www.nexodigital.it) per
approfondire il tema del corpo, della sua potenza fisica, ma anche della sua
grazia e del ruolo spesso esasperato che ricopre nel mondo contemporaneo.

Spiega
Ferrarioil corpo e il suo linguaggio sono da sempre tra i temi che mi
interessano di più. Per questo SEXXX è una ricognizione visuale sulla messa in
scena del corpo nudo: dai nudi classici di Tintoretto e Palma il Vecchio fino a
quelli dei set porno visitati quando realizzai GUARDAMI
. Insieme danza, documentario, fiction e
forse video arte, il film non si lascia ingabbiare da nessun genere. Ho cercato
di riprendere la danza come se raccontasse una storia, utilizzando uno stile
strettamente cinematografico, quasi che la macchina da presa fosse un altro
elemento della coreografia, spesso aggiungendo movimento a movimento. Credo che
l’esperienza che ne avrà lo spettatore sarà lontanissima da quella del punto di
vista della platea che ha visto lo spettacolo a Collegno”.

Così
il film di Ferrario non si rivolge solo agli appassionati di danza moderna -che
potranno interrogarsi sul corpo abusato del ballerino che, al giorno d’oggi, è
sempre di più alla ricerca della tecnica, della potenza fisica e di un’ideale
di perfezione che rende più difficile “trasmettere emozioni”- ma parla anche a
coloro che si interrogano a tutto tondo sul ruolo della fisicità e del gesto nel mondo contemporaneo, come
testimonia la sequenza della performance di Levaggi stesso con gli artisti
visivi Corpicrudi.

Un
viaggio che comincia ad un bivio dove i corpi dei danzatori si ritrovano
esausti, ma allo stesso tempo spinti ad apparire sempre più potenti,
abbattendo le barriere del suono, del ritmo, della resistenza fisica. Unʼopera
ribollente nel suo movimento al vetriolo che conduce lo spettatore in un
viaggio di umori e pulsioni sensuali contrastanti. Un vortice di passi ben
ancorati al linguaggio accademico, esemplificato anche dallʼutilizzo di
scarpette da punta, sia per le danzatrici che per i danzatori.

SEXXX di Davide Ferrario, prodotto da
Rossofuoco con il sostegno di Lombardia Film Commision e Film Commission Torino
Piemonte, sarà nelle sale italiane solo il 4 e 5 luglio distribuito da Nexo
Digital con il media partner MYmovies.it.

DAVIDE
FERRARIO

Nato nel 1956 a Casalmaggiore, si
laurea in letteratura americana all’Università di Milano. Vive a Torino. Inizia
a lavorare nel campo del cinema negli anni ’70 come critico cinematografico e
saggista, avviando al contempo una piccola società di distribuzione a cui si
deve la circuitazione in Italia di Fassbinder, Wenders, Wajda e di altri
registi. Lavora, in seguito, in qualità di agente italiano per alcuni registi
americani indipendenti come John Sayles, e Jim Jarmusch. Il suo debutto alla
regia è del 1989 con La fine della notte,
giudicato “Miglior film indipendente” della stagione. Dirige poi sia opere di
finzione che documentari, che gli procurano una grande considerazione in Italia
e che sono stati presentati in numerosi festival internazionali, da Berlino al
Sundance, a Venezia, Toronto, Locarno. Tra gli altri: Tutti giù per terra, Figli di Annibale, Guardami e i lavori realizzati
con Marco Paolini. Ultimi in ordine di tempo la commedia La luna su Torino e Accademia
Carrara. Il Museo riscoperto
. Ferrario occupa un posto singolare
all’interno della scena italiana. Rigorosamente indipendente, non è solo
regista ma guida, al contempo, e con notevoli risultati la propria casa di
produzione, Rossofuoco. Dopo mezzanotte,
realizzato con un budget molto ridotto, ha ottenuto un grande successo in
Italia, ed è stato venduto in tutto il mondo, così come il documentario La strada di Levi. È anche autore di
romanzi: Dissolvenza al nero è stato
tradotto in molte lingue e adattato per lo schermo da Oliver Parker. Nel
settembre 2010 è uscito per Feltrinelli Sangue
mio
. E’ collaboratore di testate giornalistiche e radiofoniche; ha anche
pubblicato un libro di fotografie a seguito della sua mostra Foto da galera (2005)

MATTEO
LEVAGGI

Si forma alla scuola del BTT, dove ha
poi modo di entrare a far parte della compagnia distinguendosi per le sue
particolarità di movimento.Molti coreografi invitati creano per lui, come
accade con Karole Armitage nel 2000. Nel 1997 entra allʼAterballetto, con la direzione
di Mauro Bigonzetti. Sceglie quindi una carriera libera. Lavora con Giorgio
Albertazzi nelle Memorie di Adriano,
dove interpreta il ruolo di Antinoo, e ha esperienze televisive nel sabato sera
di Raffella Carrà. Per il BTT ha creato balletti ispirati a pittori come Andy
Warhol e Caravaggio. Eclettico nelle scelte, lavora con compositori
contemporanei come Giovanni Sollima (che crea nel 2004 la musica di
Caravaggio), Heiner Goebbels, Béla Bartók, Gyorgy Ligeti, ma anche autori di
musica elettronica come Scanner, Autechre, Pan Sonic, Bochumwelt, Andy dei
Bluvertigo. Crea per il balletto dellʼArena di Verona La Bottega Fantastica (Rossini/Respighi) e Drowning by Numbers su musiche di Michael Nyman, mentre Le Grand
Théâtre de Genève prende in repertorio un suo duetto, Largo, su musiche di Dimitri Shostakovic. Nel 2006 è invitato da
Ismael Ivo con una creazione per il BTT alla Biennale di Venezia Danza, nel
2007 alla Biennale della Musica di Zagabria. Nel 2008 alla Biennale de la Danse
de Lyon con la creazione, PRIMO TOCCARE I
White
, nell’ottobre del 2009 con il capitolo PRIMO TOCCARE II Black, al Joyce Theater di New York, e con PRIMO TOCCARE III Red a BolzanoDanza nel
2010. Nel maggio del 2011 Francesca Pedroni dedica al lavoro di Matteo Levaggi
un documentario per il canale satellitare SKY Classica. Nel settembre 2011 è
ospite con la creazione Le Vergini
all’International Ballet FEST of Miami e nellʼottobre 2011 al Festival
internazionale MILANoLTRE, come unico coreografo italiano. Nel 2013 crea il
pezzo di forte impatto visivo SEXXX in coproduzione con MilanOltre, rinnovando
così lʼintesa artistica con il festival milanese.Ad oggi Matteo Levaggi è
considerato una delle espressioni di punta della danza contemporanea italiana
nel mondo.