Percorsi,Mappe e Altimetrie della 14 Tappa del Giro d’Italia2016 #Giro

Alpago (Farra), 21 maggio 2016 – Buongiorno dalla quattordicesima tappa del Giro d’Italia, da Alpago (Farra) a Corvara (Alta Badia) di 210 km, il tanto atteso tappone dolomitico con ben sei passi alpini.

PHOTO CREDIT: ANSA – PERI / DI MEO / ZENNARO

La corsa ha passato il km 0 alle ore 11.09 con il gruppo forte di 174 corridori.

METEO

Alpago (Farra): Sereno, 20°C. Vento: debole – 5 kmh.

Corvara (Alta Badia – 17.15 – Arrivo): Sereno, 20°C. Vento: moderato – 18 kmh.MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Andrey Amador (Movistar Team)
  • Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)

PUNTI E ABBUONI IN PALIO

Durante la tappa ci saranno 13 secondi di abbuono massimo in palio per la classifica generale, 3 al secondo traguardo volante e 10 sul traguardo finale per il primo classificato. Vi sono inoltre 31 punti per la classifica della Maglia Rossa e ben 122 punti in palio per la classifica di miglior scalatore, il punteggio massimo ottenibile in una singola tappa.

CLASSIFICA GENERALE

1 – Andrey Amador (Movistar Team)

2 – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step) a 26″

3 – Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) a 41″

4 – Alejandro Valverde (Movistar Team) a 43″

5 – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo) s.t.

 Tappa n. 14 – Alpago (Farra) – Corvara (Alta Badia) – 210 km

Arrivo: 17.15 circa

Quartiertappa: Tennis Corvara, Strada Burjé, 5

Percorso

Tappone Dolomitico. Negli ultimi 150 km si scalano sei passi dolomitici per 4700 m di dislivello (su 5400 totali). Si percorre la valle del Cordevole su strade larghe e ben pavimentate fino a Arabba dove si affronta il Passo Pordoi.

 PUNTI D’INTERESSE

FARRA D’ALPAGO – km 0

La sede di ritrovo e di partenza è nel comune di Farra d’Alpago, sulla riva nord-orientale del Lago di Santa Croce (è il più esteso fra quelli completamente nel territorio del Veneto ed è stato ampliato con interventi artificiali negli anni Trenta). Offre diverse opportunità di pratica sportiva fra i boschi e i monti, in un gradevole contesto ambientale. Nella frazione di Poiatte, a metà lago, sono ritrovabili particolari condizioni climatiche e d’ambiente che favoriscono la vela e il windsurf. La zona dell’Alpago, nelle Prealpi Bellunesi ai piedi dell’altopiano del Cansiglio (nome che individua un vasto territorio ricco di boschi e pascoli, a circa mille metri d’altitudine) è già varie volte stata toccata da tappe della corsa rosa.

PONTE NELLE ALPI – km 8 e BELLUNO – km 15

Il percorso prevede il passaggio per Ponte nelle Alpi, attraversata dal fiume Piave, con caratteristici scorci e quindi Belluno, il capoluogo della provincia, situata su uno sperone della vallata. Il centro cittadino riflette negli edifici l’influenza veneziana rilevabile nel Duomo, nel Palazzo dei Rettori con la torre dell’Orologio e altre strutture di pregio. Via Mezzaterra è l’arteria principale e conferma il richiamo veneziano. Dino Buzzati (1906-Milano 1972), giornalista, scrittore e con vari altri interessi che ha pure legato il suo nome al Giro d’Italia, è nato a Belluno.

AGORDO – km 43

Dopo Mas, frazione di Sedico, si è nel parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi con Agordo, zona di villeggiatura con i piacevoli dintorni e di lavorazione nel settore dell’occhialeria. È nato qui nei primi anni ’60 il primo nucleo della Luxottica. Di rilievo sono le precedenti tradizioni nell’attività estrattiva e di lavorazione del ferro (Agordo è sede di un Istituto Tecnico Minerario). Vari edifici e testimonianze ricordano la sua storia.

ALLEGHE – km 62

Da Cencenighe Agordino la strada inizia a salire nel panorama sovrastato dal monte Civetta con vetta a m. 3220. Si giunge ad Alleghe che, con il suo lago formatosi dopo una frana nel 1771 nel torrente Cordevole, si propone quale centro di villeggiatura e sport, sia invernali, sia estivi, con la straordinaria veduta della verticale “parete delle pareti” del Civetta.

ARABBA (traguardo volante) – km 85

In questo tratto (e in altri di questa tappa) si percorre la ss.48 (Strada delle Dolomiti, o Große Dolomitenstraße) costruita tra il 1897 e il 1909 per collegare Bolzano con Dobbiaco, su impulso di Theodor Christomannos (1854-1911) pioniere del turismo alpino (che a giusto titolo può essere ritenuto l’“inventore” delle salite di Costalunga, Pordoi e Falzarego, come le conosciamo oggi).

PASSO PORDOI (GPM) – km 95

Primo GPM di tappa (1^ cat.), situato tra il Gruppo Sella (nord) e la Marmolada (sud), il Passo Pordoi è un appuntamento classico della corsa rosa. A testimonianza di ciò il monumento al campionissimo Fausto Coppi. Nel versante veneto del passo si trova un Ossario che raccoglie i resti di soldati tedeschi e austro-ungarici caduti nella Grande Guerra. Nei ripiani esterni sono invece tumulati i resti di caduti tedeschi della Wehrmacht della Seconda Guerra Mondiale.

PASSO SELLA (GPM) – km 107

Sempre in un paesaggio di spettacolare bellezza naturale e ambientale, si entra nella provincia di Trento per scalare il Passo Sella (GPM 2^ cat.), altro scenario di montagne incantate ben note agli appassionati e ai praticanti. Girando in senso orario attorno al massiccio del Sella, lo sguardo sulle montagne incontra il Sasso Lungo.

PLAN DE GRALBA (zona rifornimento) – km 112 e PASSO GARDENA (KOM) – km 118

CORVARA (traguardo volante) – km 127

Passando per Colfosco si scende a Corvara (in questo punto della tappa Traguardo Volante) nel cuore della Val Badia. Sulla sinistra si impone la sagoma del Sassongher montagna che è il simbolo di Corvara e la protegge da nord.

PASSO CAMPOLONGO (GPM) – km 133

Si risale immediatamente, in un paesaggio aperto coronato da famose cime dolomitiche, verso il Passo Campolongo (GPM 2^ cat.).

ARABBA – km 137

Si ripassa per Arabba e qui si chiude il primo anello (attorno al massiccio del Sella), noto a sciatori e ciclisti come “Sella Ronda”.

PIEVE DI LIVINALLONGO – km 144

Fu teatro di alcuni degli episodi più cruenti della Prima Guerra Mondiale, tra cui i combattimenti per il possesso della cima del Col di Lana.

COLLE SANTA LUCIA – km 157

Dal noto Belvedere si possono ammirare Pelmo e Civetta.

PASSO GIAU (GPM) – km 169

La strada, molto panoramica, fra pascoli aperti e boschi con le cime del Nuvolau, dell’Averau abbraccia con lo sguardo (o lungo la salita o in cima al passo) la Marmolada, il Gruppo Sella, le Tofane, il Cristallo e altre meraviglie naturali delle Dolomiti.

POCOL – km 179

A Pocol, località di Cortina d’Ampezzo, sorge un Sacrario militare per i caduti della Prima Guerra Mondiale. Cortina d’Ampezzo è soprannominata la “regina delle Dolomiti” ed è il più grande e famoso dei 18 comuni che formano la Ladinia. Rinomata località turistica invernale ed estiva, ha ospitato le Olimpiadi invernali del 1956. Nello Stato Veneto dal 1420, fino al 1511 fu parte integrante del Cadore, passò al Tirolo (sotto il dominio austro-ungarico 1511-1918), poi alla provincia di Trento fino al 1923, anno in cui fu annessa alla provincia di Belluno. Cortina è circondata a 360° dalle Dolomiti Ampezzane (facenti parte delle Dolomiti di Sesto-Braies-Ampezzo, nelle Alpi Orientali) che conferiscono alla vallata una bellezza unica al mondo. Tra le montagne più famose si ricordano Tofane, Pomagagnon, Cristallo, Faloria, Sorapiss, Becco del Mezzodì, Croda da Lago e Nuvolau.

PASSO FALZAREGO – km 189

Passo di nobile e lunga storia che regala splendide vedute (le montagne della conca di Cortina d’Ampezzo). Il nome Falzarego deriva dal ladino “fàlza régo” (“falso re”), appellativo che si riferirebbe ad un leggendario sovrano del regno dei Fanes, che avrebbe usurpato il trono al suo legittimo detentore e si sarebbe successivamente tramutato in pietra per aver ingannato il proprio popolo.

PASSO VALPAROLA (GPM) – km 191

Lo sguardo sulle Dolomiti spazia dal Sassongher, al Gardenaccia e Sass Putia.

SAN CASSIANO – km 201

Nota località turistica nel comune di Badia, importante stazione sciistica, frequentata dal turismo invernale ma anche estivo. In centro al paese si trova il Museum Ursus Ladinicus, succursale del Museum Ladin, che espone alcuni fossili ritrovati nella zona ed i resti dell’orso ritrovati nel 1987 nella Grotta sulla Cima Conturines.

LA VILLA/STERN – km 205

A La Villa vi sono il castello rinascimentale di Colz, la famosa pista di sci della Gran Risa e la gloriosa Maria Canins, eclettica campionessa nello sci di fondo e nel ciclismo (vincitrice di 2 Tour de France, 1985 e 1986, e seconda nelle successive 3 occasioni). Qui il percorso presenta la novità del “muro del gatto”.

CORVARA – km 210

Corvara accoglierà l’arrivo della tappa nel medesimo punto della Maratona dles Dolomites, una regina delle Granfondo che quest’anno celebra i trent’anni dalla prima edizione.

Corvara sorge nella splendida conca che forma la parte alta della Val Badia, ai piedi del magnificente gruppo Sella in uno scenario naturale, preservato e curato, contrappuntato da verdissimi prati con dolcissime ondulazioni e declivi. Proteggono la conca famose e maestose cime dolomitiche, tra cui il Sassongher montagna che è il simbolo di Corvara. È una rinomatissima località che attira il turismo, sia quello estivo, sia quello invernale, sempre con le sue allettanti prerogative con le tradizioni armonicamente inserite nella modernità e un’attenta, sentita, cultura dell’ospitalità che si esprime pure attraverso le proposte gastronomiche tipiche, in vari ambiti.

I tipici edifici della valle trovano differenti esemplari di rilievo, sia civili, sia religiosi. Gli abitanti, così come per altri centri circostanti, sono di lingua e tradizioni ladine.

Il Giro d’Italia approda qui con una tappa per la sesta volta. Nel 1989 vittoria di Flavio Giupponi (si arrivava a Colfosco), nel 1992 si impone Franco Vona, nel 1993 due arrivi in successione con vittorie di Moreno Argentin e Claudio Chiappucci. Conclude la serie nel 2002 Julio Perez Cuapio.