Lucano propone la riscoperta del sud Italia

Attraverso
il noto Amaro alla conquista di nuovi successi

Inaugurazione La Bottega LUCANO

E’ stato inaugurato con successo a Matera in via del Corso,
52, il “Lucano – La Bottega”, alla presenza di illustri ospiti:
la Senatrice Antezza Maria, l’Assessore Attività
Produttive Regione Basilicata Raffaele Liberali, il sindaco di
Matera Raffaello De Ruggeri, rappresentanti di Confindustria
e Camera di commercio, i titolari di alcune aziende che
hanno sostenuto la manifestazione come: Gerardo Giuratrabocchetti
dell’az.vinicola Le Cantine del Notaio, Rocco Pace per il
Frantoio Oleario Pace,   Pietro Di Leo
per l’omonimo biscottificio, Margherita Pace per Pace&Becce,
i produttori dei peperoni cruschi Agripeppers,
Enza Leone titolare del ristorante Pico
ed altri imprenditori e personaggi della cultura.

La famiglia Vena, ovvero i discendenti di Pasquale Vena:
il “Cavaliere” che 122 anni fa nel borgo di Pisticci, a pochi
chilometri da Matera, creò il celebre Amaro Lucano e
quella stessa azienda che ne continua ancora oggi la meticolosa
produzione sotto la guida dei suoi eredi, ha fatto gli onori di casa,
oltre che alle tante autorevoli persone convenute, anche ai tanti
invitati, giornalisti ed anche a tanti curiosi che hanno affollato la
strada antistante la nuova realtà propositiva di Matera: “Lucano
– La Bottega”
. Ad accoglierli mancava solo il primogenito dei
discendenti, Leonardo Vena – Direttore marketing Gruppo Lucano
1894, impegnato per altri urgenti motivi di lavoro, ma per questo
Gruppo c’erano il papà Pasquale Vena – Presidente, con la
consorte Rosistella Provinzano Vena – Direttore Generale,
Francesco Vena – secondo figlio della famiglia Vena, Legal
Affairs & Compliance e Letizia Vena – terza figlia della
famiglia Vena, Junior Brand Manager del Gruppo Lucano 1894.

Don Francesco Di Marzio della Parrocchia di “San
Giacomo” a Matera, subito dopo il tradizionale taglio del nastro,
ha impartito la benedizione facendo leggere dei brani a tutti i
componenti della famiglia Vena.
La Bottega, uno spazio di 60 metri
quadri incastonati in un palazzo storico del centro a pochi metri dai
Sassi, ristrutturato dal pluripremiato studio Giannone Petricone
Associates (GPAIA)
per Lucano e allestito con lo stesso mix di
tradizione, passione e gusto per l’eccellenza che caratterizza
tutto il lavoro di questa azienda, si è reso subito attraente per le
tante particolarità che il costruttore John Giannone ha
voluto integrare in questo nuovo locale. Ad esempio utilizzando come
materiale di rivestimento delle pareti gli “embrici” (i
“coppi” in terracotta), le tegole piatte di derivazione romana
tipiche della città di Pisticci, il bancone bar – piano di lavoro in
marmo di Calacatta, lasciato volutamente “grezzo”, che
evoca l’ambiente di una farmacia di fine ottocento, molto simile a
quello che doveva circondare il cavalier Pasquale Vena nella sua
prima bottega. Nel legno del bancone è possibile inoltre ammirare
una pregevole incisione di uno stralcio della cartina delle ferrovie
del Regno d’Italia, datata appunto 1894, l’anno di creazione
dell’Amaro.
Dietro il banco troviamo anche un “segreto”,
cioè il classico mobile a ripiani da speziale, che con le erbe
impiegate dall’azienda per la produzione di una vasta gamma di
prodotti liquoristici (altre 12 etichette che ben rappresentano il
mondo dei liquori tradizionali italiani) affiancano il famoso Amaro,
e che saranno l’attrattiva dei visitatori de “La Bottega”,
esposte in una parete a modo di enoteca, insieme alla conoscenza
diretta dei profumi di queste erbe. Nel mobile sono esposti gli
“albarelli” i tipici vasi da farmacia (da “apotheka”
appunto, di qui il nome “La Bottega”) in una versione che
interpreta in modo lineare lo stile di queste opere in ceramica.
Superato il primo ambiente sovrastato da una “mezzaluna” in
bronzo con su dipinto lo storico logo della ditta agli inizi della
sua attività e l’effige del Fondatore con di fianco una sua
massima lasciata in eredità alle future generazioni imprenditoriali
è possibile accedere all’altra area de la Bottega. Entrando, anche
questa rappresenta un’altra attraente realtà dell’entusiasmante
negozio, punto di incontro degli amanti del Buon Bere. Infatti ci si
immerge in un salotto dedicato a ricordi e curiosità, un’area
relax: un piccolo salottino, stile 800, arredato con pezzi d’epoca
(tra cui un divano appartenuto proprio al cavalier Pasquale Vena)
dove sorseggiando un drink si possono scoprire tutte le curiosità
sui sapori che si stanno apprezzando, con alle spalle un’intera
parete colma di foto ricordo dei momenti salienti vissuti da tutta la
famiglia Vena e sulla parete di fronte l’intero processo di
produzione dei prodotti della LUCANO 1894 S.R.L.

L’inaugurazione è
stata anche l’occasione per gustare tutti i prodotti del Gruppo:
dall’Amaro nella sua forma classica e nella versione
Anniversario
, ai cocktail, diventati un must dei locali nazionali
e internazionali. Protagoniste assolute dell’evento due creazioni
nate per questa occasione: il Punch Matera 2019 e il Punch
del Cavalier Vena
, quest’ultimo dedicato ovviamente al Cavalier
Pasquale Vena, inventore dell’Amaro Lucano. Altra novità il gelato
all’Amaro Lucano
realizzato e presentato per questo evento dal
maestro gelatiere Giovannino Fittipaldi ambasciatore di
gelato naturale nel mondo
come ultimamente in Congo e come
avvenuto già con tanti gelati diversi creati nei vari continenti.

Francesco Vena,
ha così soggiunto: “Questo posto nasce per soddisfare anche le
esigenze di una città divenuta così importante come Matera, con la
presenza di tanti turisti e quindi sentivamo l’onere e l’onore di
rappresentare al meglio quello che è Lucano dal punto di vista
commerciale, ma altrettanto raccontare la nostra storia e cercare di
valorizzare nel contempo tutto ciò che c’è di bello in
Basilicata. Quindi guardandoci attorno in questo nuovo locale “La
Bottega” vediamo che ogni elemento architettonico ha una storia e
se non ha una storia coinvolge il meglio dell’artigianato popolare
della zona. Entrando sono visibili sul fondo le tegole di Pisticci
“embrici”  , e sulla destra i tipici “albarelli” di una
“apotheka” del 1700 proprio perché è una farmacia che ricorda
il retrobottega dove si dice che lavorasse il fondatore di questo
amaro alla ricerca della mitica formula in quanto il mio bisnonno
aveva fatto apprendistato dal famoso pasticciere Giovanni
Scaturchio
a Napoli che gli aveva insegnato non solo l’alta
pasticceria ma anche a scoprire e creare i profumi che ne esaltano
sentori e gusti. Appena si entra ci sono anche le immagini di tutte
le erbe utilizzate per la produzione con al centro un punto
interrogativo perché l’avventore non deve scoprire tutto.
Chiaramente la voglia che ha di scoprire questi odori può
soddisfarla andando nella sala attigua, dove nelle varie ampolle ci
sono tutte le erbe e quindi può capirle, apprezzarle e scoprire come
si collocano in un processo produttivo visibile su una parete
appositamente allestita.

Altamente
significativo è un pannello, che copre un’intera parete, con tante
documentazioni di tutti i processi dell’azienda dal Cavalier
Pasquale Vena, Leonardo e Giuseppe
 con “Il muro della
storia”
agli ultimi sui discendenti con “Il muro del
processo”
dove si evince la nascita come biscottificio
dall’allievo pasticciere di Scaturchio, divenuto poi maestro
pasticciere e creatore dell’azienda Vena, con immagini che mostrano
come la pasticceria fosse imparentata con il nuovo mondo dei Vena,
dando una dimostrazione quindi di una unità e di un impegno
professionale di tutta una famiglia che fa del marchio di fabbrica un
impegno oggettivo.

In questo posto che
non deve solo vendere, ma deve raccontare anche la storia di Matera e
della Basilicata, abbiamo selezionato due eccellenze, che vengono da
trascorsi e non hanno esperienze commerciali pure e semplici, in modo
da aiutare il visitatore a cercare di capire quali sono i momenti da
vivere. Alcuni dei prodotti che sono in questo locale possono
trovarsi anche in alcuni punti vendita di eccellenze, mentre le
confezioni sono una esclusiva de “La Bottega”. L’aspetto
commerciale sarà quello preponderante, ma di certo chi vuole entrare
qui e respirare turismo nell’accezione più nobile del termine
potrà ammirare la storia di Lucano, di Matera e potrà anche
assaggiare gratuitamente il prodotto, perché non abbiamo licenza di
somministrazione che siamo decisamente propensi a non chiedere per
farlo degustare al solo scopo di propaganda di Lucano e della nostra
terra. Come ultima chicca voglio annunciare che in questo store
vogliamo organizzare eventi per promuovere i nostri prodotti con una
serie di educational per assaggiare il prodotto e conoscerlo fino in
fondo per meglio consumarlo. Proporremo non solo prodotti di
beverage, ma anche tutto ciò che ha divertito nelle campagne
Facebook e in pubblicità dalla lampada, alla penna, alla cravatta
che non sono una semplice pubblicità o alla maglietta con la
“pacchiana” che skekera, sperando, non certo di essere come la
Ferrari con la sua boutique, ma propositivi per un successo”.

Fra gli altri
prodotti della Lucano, che il 21 marzo 2016 ha festeggiato le 40.014
bottiglie prodotte, troviamo l’Amaro Lucano Anniversario
creato in seguito alla scoperta di un antico manoscritto riportante
la ricetta con una maggiore gradazione avvenuta nel 2014 in occasione
del 120° anniversario di questo marchio. Altri spirits si affiancano
al prodotto primario di Lucano e stanno ottenendo grandi successi nel
mondo come il Mirto, Nocino, Liquirizia, Sambuca, Caffè e
Limoncello. Proprio quest’ultimo prodotto nella versione
Limoncetta di Sorrento e Limoncetta Crema è stata una
conquista dell’azienda lucana che siglando un accordo con la
Campari è riuscita ad acquisire questo business che le ha permesso
di inserirsi nella strategia di valorizzazione delle eccellenze
italiane sia a livello nazionale che internazionale, per la
produzione di un limoncello di elevatissima qualità, prodotto con
ricetta tradizionale per infusione di scorze di limone di Sorrento
I.g.P. (Femminello).

Alla inaugurazione,
con la perfetta organizzazione della Lead Communication srl di
Milano, accompagnati sui luoghi da Rachele Carrara e Anita
Lissona
, hanno partecipato anche giornalisti delle più note
testate nazionali, oltre che locali, che attraverso una tre giorni
sul territorio hanno potuto vivere Matera in tanti suoi aspetti a
cominciare dalle visite ai “Sassi” patrimonio dell’Umanità
dell’Unesco,
tanti ben ripresi e ristrutturati, molti con la
volontà di una imprenditoria giovanile che spera tanto il quel 2019
quando la cittadina lucana sarà chiamata ad essere Capitale Europea
della Cultura.
Il gruppo di esperti della comunicazione ha fatto
tappa anche nella particolarissima ed attraente come struttura
Osteria Pico scavata nel tufo, ma ancor più come punto di
assaporamento delle deliziose leccornie, tutte atte alla riscoperta
di sapori e gusti tradizionali del luogo che la rinomata chef Enza
Leone
ha elaborato e proposto, tra grandi applausi dei
particolari degustatori, che le hanno accompagnate con gli stupendi
vini (Aglianico del Vulture) “Il Repertorio” e spumante
“Il Passaggio” che le Cantine del Notaio di Rionero
in Vulture, partecipi anche loro alla cena, hanno offerto agli
ospiti. Chiaramente non poteva mancare una visita allo stabilimento e
raparti produttivi di Lucano, che guidata dai titolari dell’azienda
e dalla simpatica, accogliente ed altamente professionale nella
descrizione di alcune particolarità della produzione, la porticese
Ilenia Esposito responsabile controllo e qualità, è
terminata con un lunch degustando prodotti tipici. Tanti i prodotti
degustati come il particolarissimo olio EV d’oliva denocciolato del
frantoio oleario F.lli Pace, La provoletta al tartufo Nonna
Teresa
, le varietà di biscotti della Di Leo – il Forno dei
Desideri
, i peperoni che Scrokkiano di Agripeppers,
il famoso pane di Matera, i salumi e tant’altro. Nel corso
della visita, importante è stata anche la conoscenza del più
anziano lavoratore del gruppo “Lucano” Antonio Pallotta
addetto proprio alla lavorazione delle erbe per la realizzazione del
famoso amaro e di Pasquale Provenzano che cura le vendite
estere Stati Uniti e Canada, il quale ha affermato: ”il prodotto
Amaro Lucano ha portato nel mondo questa regione ed ora, tramite
questo liquore, la più piccola regione del nostro Paese, dimenticata
in Italia, è divenuta molto conosciuta ed apprezzata all’estero.
Anche vivere la vita serale e notturna non è mancata al gruppo
giornalisti che sono stati ospitati da Mikaela Bandini
ideatrice di Area 8, Agency – Theatre – Cafè, un locale
polifunzionale, adibito a uffici di giorno e che di sera si trasforma
in una moltitudine di attrazioni come bar, discoteca con musica dal
vivo, punto di incontro di artisti cinematografici ed altro
accompagnato dall’inventiva di vini prodotti e imbottigliati da
Eleano Snc ed etichettati per Area 8, come l’Olio EV d’Oliva
di Giovanni e Rosanna Lacertosa anch’essi etichettati Area 8
come le birre artigianali. Concludendo il percorso esplorativo di una
così bella ed attraente terra lucana, con al centro dell’attenzione
Matera ricca di tanti turisti provenienti da tutto il mondo,
nonostante pubblicizzata con grandi intenti di sviluppo solo dalle
istituzioni locali, che sostengono di avere poche risorse per una
migliore azione divulgatrice che porterebbe bene e beni economici
attraverso il turismo anche ad altre località del sud Italia, il
ragionamento spontaneo che va al governo centrale è che non si può
proclamare Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e poi
lasciarla tanto lontana a causa di stenuanti lungaggini di viaggi di
raggiungimento. Non è possibile che il tempo di percorrenza in treno
per giungerci sia da Napoli di oltre 7 ore per via delle quattro
attese di cambi per raggiungere una città dove non esiste neppure un
collegamento ferroviario statale o poco meno ridotto dalla stessa
città in bus con circa cinque ore di viaggio. Eppure Napoli
– Matera (in linea d’aria) dista appena
198.06
km.;
si costruisce l’alta velocità che da Napoli porta a
Milano in 4,15 ore, si costruiscono strade ed autostrade per il Nord
ed ogni governo che sale al potere, dopo essersi sciacquata la bocca
di proclami per la riscossa del sud Italia, dimentica tutto quanto
detto. Eppure la costruzione di vie di comunicazione si sa che in
ogni paese hanno costituito e costituiscono da sempre il primo punto
di sviluppo necessario sia in stato di pace che il occasione di
eventi bellici o calamità naturali. Quindi chi aspettano i Signori
del governo, dico tutti i politici senza distinzione di tessere, ad
adoperarsi per il sud dello Stivale e porre Matera “VERAMENTE” al
vertice della cultura e del turismo?.

Giuseppe De
Girolamo