Stagione
Sinfonica 2016
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Fournillier Patrick direttore |
La
bacchetta di Patrick Fournillier
e
l’oboe di Paolo Grazia
nel
segno di Mozart e Beethoven
La
Quinta sinfonia del Genio di Bonn nell’interpretazione del
conductor
francese;
il
concerto del Genio di Salisburgo affidato al talento del solista
bolognese
Giovedì
28, venerdì 29 aprile, domenica 1 maggio
Auditorium
di Milano, largo Mahler
Orchestra
Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Oboe
Paolo Grazia
Direttore
Patrick
Fournillier
Patrick Fournillier,
raffinata “bacchetta” d’Oltralpe, tra i maggiori specialisti
mondiali dell’opera francese, approda all’Auditorium
di Milano Fondazione Cariplo con
una medaglia appuntata sul petto di particolare valore sia artistico
che simbolico.
Fu lui
infatti a guidare i corpi artistici de laVerdi (Orchestra, coro e
voci bianche), nella trionfale trasferta in Oman (dicembre 2011),
interpretando Carmen
di Bizet per l’inaugurazione della Royal Opera House di Muscat,
capitale del Sultanato sul Golfo Persico.
Giovedì
28 (ore 20.30), venerdì 29 aprile (ore 20.00) e
domenica 1 maggio (ore 16.00),
Patrick Fournillier torna alla guida dell’Orchestra
Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
in un tris imperniato su due mostri sacri del periodo classico:
Mozart
e Beethoven.
La locandina si apre con un “cameo” del salisburghese, Etne
kleine Nachtmusik
(Una piccola
musica
notturna, o
serenata
notturna),
per proseguire con il Concerto per oboe e orchestra in Do maggiore,
affidato nel ruolo solistico alla raffinata tecnica del bolognese
Paolo Grazia.
La seconda parte del programma, tradizionalmente di grande respiro
sinfonico, vedrà risuonare le “note del destino” di quella
Quinta sinfonia che ha fatto di Beethoven un mito della musica a 360
gradi.
Giovedì
28,
la
tradizionale conferenza di presentazione del programma (Auditorium,
foyer della Balconata, ore 18.00, ingresso libero), in collaborazione
con l’Università Cattolica di Milano, vedrà Enrico
Reggiani,
docente di Letteratura inglese presso l’ateneo di largo Gemelli,
parlare de: “Il
Beethoven de laVerdi. Quinta sinfonia”.
Con
l’occasione, sarà disponibile al bookshop dell’Auditorium il
nuovo libro di Reggiani: Il
do maggiore di questa vita. Cinque saggi sulla cultura
musico-letteraria di lingua inglese,
edito da Vita e Pensiero.
(Biglietti:
euro 35,00/15,00;
info e
prenotazioni:
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari
apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on
line: www.laverdi.org o
www.vivaticket.it ).
Programma
Eine
kleine Nachtmusik di Mozart
ha assunto nel tempo lo status di “emblema” di uno stile
compositivo leggiadro e raffinato, uno stile nato in un luogo e in un
tempo precisi e difficile da rievocare al di fuori delle sue
condizioni originarie.
Scritto
nel 1777, il Concerto per oboe rappresenta uno dei maggiori esiti per
quanto riguarda il rapporto tra il compositore salisburghese e la
scrittura per gli strumenti a fiato, cui il salisburghese dedicò
molti concerti e serenate.
Scritta
nel 1808, la Quinta sinfonia di Beethoven,
più ancora della Terza (l’Eroica),
segna con la sua forza elementare la rottura definitiva con lo stile
classico di Mozart, scomparso da oltre quindici anni, e di Haydn, che
a sua volta da un decennio non aveva scritto sinfonie. Il sinfonismo
eroico di Beethoven domina incontrastato il suo tempo, ben prima che
si affacci la prima generazione romantica di Schubert, Mendelssohn,
Schumann.
Biografie
Patrick
Fournillier, direttore.
Un brillante percorso artistico scandito da importanti riconoscimenti
internazionali lo ha visto ospite delle principali istituzioni
musicali francesi ed estere, impegnato a dirigere opere del
repertorio lirico e sinfonico.
È
stato direttore musicale dell’Esplanade-Opéra di Saint-Etienne e
direttore musicale del Festival Massenet di Saint-Etienne, dove ha
diretto e registrato opere di rara esecuzione come Amadis
e Grisélidis,
aggiudicandosi per due volte il premio Orphée d'Or.
Tra
i numerosi titoli di Massenet proposti in questi anni ricordiamo
Esclarmonde, Cléopâtre, Roma, Hérodiade, il balletto La cigale e
l’oratorio La Vierge.
All’Opéra
di Saint-Etienne ha diretto opere del grande repertorio italiano e
francese come Un ballo in
maschera, Otello, Rigoletto, La Traviata, Il barbiere di Siviglia,
Norma, Carmen, Les dialogues des carmélites.
In Italia ha debuttato al Ravenna Festival con La Muette
de Portici di Auber per poi
essere invitato alla Fenice di Venezia per Tosca,
al Festival di Martina Franca per Medea,
all’Opera di Roma per La
Sonnambula e La
Bohème. Al Teatro alla Scala ha
diretto una nuova produzione di Faust
e Undine di Henze. Nelle ultime
stagioni si è esibito con successo al Teatro Regio di Torino (Don
Quichotte), all’Opéra des
Flandres (Werther),
alla Deutsche Oper di Berlino (Lucia
di Lammermoor, Semiramide), al
Ravenna Festival (Faust),
a Oslo (Les dialogues des
carmélites, Carmen), a Seattle
(Pagliacci, Cavalleria
rusticana). Nel corso del 2006
ha diretto Il Trovatore
ad Ancona, Carmen
a Torino, Aida
ad Amsterdam e Mannheim, La
Sonnambula al Teatro Filarmonico
di Verona. Nel 2007 si distinguono Cyrano
di Alfano a Valencia, La
Sonnambula a Trieste, Manon
alla Staatsoper di Berlino, Faust
all’Opernhaus di Zurigo,
Carmen
alla Deutsche Oper di Berlino. Ha ripreso poi Cyrano
di Alfano al Teatro alla Scala
di Milano, Manon
all’Opera de Nice, Werther
alla Bayerische Staatsoper di Monaco.
Collabora
abitualmente con l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestre de
Chambre d'Europe, la Filarmonica Ceca, l’Orchestra del Gran Teatre
de Liceu di Barcellona, l’Orchestre Philharmonique da Radio-France,
l'Orchestre National de Bordeaux-Aquitaine, la Filarmonica di
Varsavia, l'Orchestre National de l'Opéra de Paris e quella
dell’Opéra de Lyon, l'Orchestre Symphonique de Montecarlo,
l'Orchestra Sinfonica di Praga, l’Orchestra del Teatro Comunale di
Bologna, l'Orchestra Filarmonica della Scala, la BBC Symphony
Orchestra e l’Orchestra della Welsh National Opera. Dopo esser
stato Direttore Musicale e Direttore d’Orchestra stabile della
Sinfonietta de Picardie, è stato nominato Direttore Artistico e
Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini di
Parma, prendendo parte nel 2001 a molte manifestazioni musicali
legate alle Celebrazioni Verdiane sia in ambito operistico che
sinfonico, compreso un concerto di musiche sacre verdiane inedite.
Più
recentemente ha diretto: La
Traviata al Ravenna Festival e a
Parma con la Fondazione Arturo Toscanini; Werther
alla Bayerische Staatsoper; Don
Giovanni, La Damnation de Faust e
Carmen
alla Semperoper di Dresda; Iphigénie
en Tauride, Turandot
al Palau de les Arts di Valencia; Pagliacci
al Teatro del Maggio Musicale di Firenze; Cyrano
di Alfano al Théâtre du
Châtelet a Parigi; Hamlet
e Louise
all’Opera du Rhin a Strasburgo; Le
nozze di Figaro alla Washington
Opera; Lucia di Lammermoor,
Carmen, La Traviata a Stoccarda;
Rigoletto e
La Traviata
al Teatro Regio di Torino; Carmen
in Oman, alla guida
dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi;
Thaïs
a Valencia; Manon Lescaut
e un concerto di Gala a Varsavia; Don
Pasquale ad Oslo; ancora Carmen
a Dresda e Zurigo.
Ha
debuttato con grande successo di pubblico e critica al Metropolitan
di New York dirigendo Les Contes
d’Hoffmann e alla San
Francisco Opera con Cyrano de
Bergerac di Alfano.
Tra
i progetti futuri ricordiamo: Aida a Varsavia; Giselle
al Teatro alla Scala di Milano; Manon
a Bilbao e una serie di concerti a Varsavia e a Milano.
Tra
le sue incisioni segnaliamo Sapho
di Massenet, Lakmé di
Delibes, Manon Lescaut
di Auber, lavori mozartiani con l’English Chamber Orchestra e una
raccolta di arie operistiche francesi con Natalie Dessay e
l’Orchestra Filarmonica di Montecarlo, cd con cui si è aggiudicato
un Grand Prix du Disque. Per BMG
ha inciso una antologia di arie belcantistiche con l’Orchestra
Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Paolo
Grazia, oboe.
Primo premio al 4th International Oboe Competition of Tokyo, Secondo
premio (primo non assegnato) al 42th Internationaler Musikwettbewerb
di Monaco di Baviera con il “Quintetto Bibiena”, col quale ha
conseguito nel 2003 il premio “Abbiati” della critica. Attraverso
questi prestigiosi riconoscimenti, Paolo Grazia ha contribuito a
valorizzare la forte tradizione musicale degli strumenti a fiato
italiani.
Diplomatosi
al Conservatorio G.B. Martini di Bologna nel 1985, si è
successivamente perfezionato con Ingo Goritzky presso la Hochschule
fur musik di Stoccarda e, successivamente, ha seguito i corsi di
Hansjorg Schellenberger presso l'Accademia Chigiana di Siena.
E'
vincitore di numerosi premi nazionali e iInternazionali;
significativi sono stati anche i successi nell'ambito della musica da
camera in competizioni quali: Ancona, Martigny, Palmi, Atkinson's di
Milano.
Ha
al suo attivo numerose tournée come solista, in quintetto e in
importanti formazioni cameristiche in Europa, Canada, Stati Uniti,
Sud America. Dal 2001 è regolarmente invitato in Giappone a tenere
concerti e masterclass nelle locali università e allo “Hamamatsu
Wind Festival”, sempre in Giappone.
Primo
oboe dell'Orchestra Giovanile Italiana dall'1984 al 1986, diviene
docente preparatore nel 1988; nello stesso anno vince il concorso di
Primo Oboe Solista presso l'Orchestra del’ Accademia Nazionale di
S. Cecilia e, l'anno successivo, lo stesso concorso presso
l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, ruolo che tuttora
ricopre.
E'
stato diretto in veste di solista da prestigiosi direttori quali:
Kakhidze, Inbal e Daniele Gatti. Diverse anche le collaborazioni come
primo oboe con Orchestra Filarmonica della Scala, Orchestra
dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia, Royal Philarmonic Orchestra,
City of Birminghan Simphony Orchestra, Chamber Orchestra of Europe,
con quest'ultima anche in veste di solista.
Attualmente
docente presso la Scuola di Musica di Fiesole, tiene regolarmente
masterclass in Italia ed in Europa.
Ha
effettuato registrazioni per Rai, Raisatshow, Bayerischer Rundfunk,
Radio di Baden Baden. Per la casa discografica Agorà ha inciso il
Concerto in Do magg K314 di W.A. Mozart e un cd di Fantasie su opere
di G. Donizetti; per Tactus ha inciso con l’Ensemble Respighi
l'integrale dei concerti per oboe di Vivaldi e tre concerti inediti
di F. Margola.
Suona
un oboe Yamaha mod Yob 831 GR.