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I Macchiaioli. Le collezioni svelate 16 marzo – 4 settembre 2016 Chiostro del Bramante, Roma

La mostra I
Macchiaioli.
Le collezioni
svelate

apre al Chiostro


del Bramante
di Roma
dal 16
marzo
e ha
il pregio di
presentare al
pubblico per
la prima volta
importanti
dipinti dei
Macchiaioli e
non solo,
collocandoli
nel contesto
delle antiche
collezioni che
in origine li
ospitarono.

Cristiano

Banti, Ritratto


della figlia
Alaide
.
Olio su
tavoletta,
30×42 cm.
Collezione
privata

Le opere che
appartenevano
a grandi
collezioni del
passato – come
quella di Cristiano


Banti, Diego


Martelli,
Rinaldo
Carnielo
,
Edoardo
Bruno
, Gustavo


Sforni, Mario


Galli, Enrico


Checcucci,
Camillo
Giussani
,
Mario
Borgiotti

– oggi sono
confluite per
lo più in
collezioni
private e
rappresentano
un nucleo
inedito del
più importante
movimento
pittorico
italiano del
XIX Secolo.

In mostra oltre


110 opere
che
rappresentano
la punta di
diamante di
ricchissime
raccolte di
grandi
mecenati
dell’epoca,
personaggi di
straordinario
interesse,
accomunati
dalla passione
per la
pittura,
imprenditori e
uomini
d’affari
innamorati
della
bellezza,
senza i quali
oggi non
avremmo potuto
ammirare
questi
capolavori.
Talvolta
donate dagli
autori stessi
e più spesso
acquistate per
sostenere gli
amici pittori
in difficili
momenti,
queste opere –
in grado di
assecondare il
piacere
estetico e
arricchire le
più grandi
quadrerie –
sono diventate
capolavori
ricercati
anche dai
grandi
intenditori
d’arte dei
nostri giorni.

In un percorso
di 9
sezioni

ciascuna
intitolata
alla
collezione di
provenienza –
il visitatore
ha la
possibilità di
scoprire i
Macchiaioli,
il movimento
pittorico  più
importante
dell’Ottocento
italiano e il
clima storico
che fa da
sfondo alla
vicenda di
questi
artisti, oltre
ai temi, ai
contenuti e ai
personaggi  di
questo
rivoluzionario
movimento: si
potranno
ammirare opere
quali Il


Ponte Vecchio
a Firenze

(1878 ca.) di
Telemaco
Signorini


fortunosamente
recuperato da
Borgiotti sul
mercato
inglese: un
capolavoro non
più visto da
decenni -, Il
giubbetto

rosso
(1895) di Federico


Zandomeneghi,
Marcatura


dei cavalli in
Maremma

(1887) e Ciociara


(Ritratto di
Amalia
Nollemberg)

del 1881 ca.
di Giovanni


Fattori, Place


de la Concorde
(1875) e Campo


di neve
(1880 ca.) di
Giuseppe De
Nittis
,
accanto al Ritratto


di Alaide


Banti in
giardino 
(1875 ca.) di
Cristiano
Banti
, Cucitrici


di camicie
rosse

(1863) di Odoardo


Borrani, Sforni


in veranda che
legge

(1914 ca.) e
il Ritratto


della moglie
Isa

(1902 ca.) di
Oscar
Ghiglia
.

In mostra,
dunque, anche
opere a
cavallo tra
Ottocento e
Novecento che
raccontano
come le
conquiste
formali e
concettuali
dei
Macchiaioli
furono
recepite e
sviluppate
dalle
successive
generazioni di
pittori.

Con il Patrocinio

dell’Assessorato

Cultura e
Turismo del
Comune di Roma
,
la mostra I
Macchiaioli.
Le collezioni
svelate

curata da Francesca


Dini è
prodotta e
organizzata da
Dart –
Chiostro del
Bramante
e
Arthemisia
Group
.

La mostra vede
come sponsor
Generali
Italia
.
L’evento è
consigliato da
Sky Arte HD.

Il catalogo è
edito da Skira.

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