FRANK LONDON & The Glass House Orchestra – il celebre trombettista in un appassionato omaggio

Frank London 24 genn

TEATRO
MANZONI (via Manzoni, 42 – 210121 Milano)

DOMENICA
24 GENNAIO 2016 ore 11.00

PRIMA
E UNICA DATA ITALIANA

il
celebre trombettista dei Klezmatics

rende
omaggio alla Giornata della Memoria

FRANK
LONDON

&
THE GLASS HOUSE ORCHESTRA

tromba,
tastiere
Frank London

sassofoni,
flauto
Béla Ágoston

violino,
voce
Edina Szirtes Mókus

violino
Jake Shulman-Ment

chitarra
Aram Bajakian

cimbalom
Miklós Lukács

contrabbasso
Pablo Aslan

batteria
Yonadav Halevy

“Aperitivo
in Concerto”
presenta
domenica 24 gennaio 2016, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni di
Milano (via Manzoni, 42) un appassionato omaggio alla prossima
Giornata della Memoria
(27 gennaio 2016) da parte di un grande artista
.

Frank London, acclamato
trombettista, amato e popolarissimo solista dei
Klezmatics,
grande poeta della cultura musicale yiddish, con
The Glass
House Project
ricorda le vittime della Shoa in Ungheria
nel 1944 e la famosa
Glass House (Casa di Vetro,
Üvegház), in cui il diplomatico svizzero Carl
Lutz dette rifugio a migliaia di ebrei a Budapest. Lutz (1895-1975)
salvò 62.000 ebrei dalla deportazione verso i campi di
concentramento nazisti.

Accompagnato da uno stuolo di artisti straordinari provenienti
delle Americhe (come il chitarrista Aram Bajakian e il
contrabbassista Pablo Aslan), dall’Ungheria e da Israele, London
(che ha raccolto per l’occasione una vasta messe di musiche
appartenenti alla tradizione ebraico-ungherese) ripercorre le vicende
di Lutz e della Casa di Vetro, facendo uso di una molteplicità di
antiche fonti musicali ebraiche e zingare e creando un affresco
intenso quanto lirico e appassionante.

Quella di Carl Lutz fu un’impresa ora riconosciuta come lo sforzo
di salvataggio più grande che sia stato intrapreso nell’Europa
dominata dai nazisti, ma per più di cinquant’anni rimasta a
giacere tra gli archivi governativi e i documenti di famiglia. La
biografia racconta come Lutz, console svizzero a Budapest dal 1942 al
1945, abbia sfidato tutte le regole diplomatiche rilasciando
documenti di protezione per decine di migliaia di ebrei ungheresi e
mettendo a rischio la propria vita.

Forse la realtà più incredibile è che in
Svizzera quasi nessuno conosce la figura di Carl Lutz, nessuno si è
battuto perché i suoi meriti venissero riconosciuti prima della
morte, avvenuta nel 1975.

Eppure si tratta di uno dei più grandi eroi
che la Svizzera abbia mai avuto, un diplomatico di origini
appenzellesi che con l’unico aiuto della moglie riuscì a strappare
ai campi di concentramento e alle feroci “croci frecciate”,
i fascisti dell’Ungheria nazista, migliaia di ebrei.

Tutto cominciò nel 1942, quando il 47enne Carl
viene nominato viceconsole presso l’ambasciata svizzera a Budapest e
si trasferisce nella capitale ungherese con la moglie Gertrud. La sua
prima azione, avendo subito compreso il destino riservato dai nazisti
agli ebrei, è quella di far emigrare diecimila bambini, in
collaborazione con l’Agenzia ebraica per la Palestina.

Nel marzo del 1944 Budapest viene occupata
dalle truppe tedesche e il famigerato ufficiale delle SS Adolf
Eichmann dà il via alla deportazione di massa degli ebrei ungheresi.
Vagoni blindati, marce forzate verso Vienna decimano la popolazione
del ghetto.

In questo inferno Lutz ha un’idea: emettere un
numero inverosimile (molto più alto del consentito) di
“Schutzbriefe”, “lettere di protezione” che
garantiscano al possessore la tutela diplomatica di Berna.

Tra la popolazione ebraica si scatena così una
vera caccia alla “Schutzbrief” e non poche furono quelle
falsificate. La figlia adottiva ricorda un momento particolarmente
drammatico, quello in cui Carl e la moglie Gertrud vengono obbligati
dalle SS a riconoscere le vereSchutzbriefeda quelle false.

Il loro giudizio, quel giorno, decise della
vita e della morte di molti ebrei, una scelta dolorosissima cui
purtroppo non poterono sottrarsi, pena rappresaglie dei nazisti sugli
altri ebrei da loro protetti.

Lutz nel frattempo aveva esteso la tutela
elvetica anche a una sessantina di palazzi di Budapest e a una ex
fabbrica di vetro (“la casa di vetro”), tutti edifici che
avevano ottenuto lo status di extraterritorialità e che ospitavano
migliaia di ebrei protetti dalle Schutzbriefe.

Varie volte il viceconsole dovette intervenire
a rischio della propria vita per impedire in extremis retate delle
“croci frecciate”, riuscendo quasi per miracolo a mantenere
l’inviolabilità diplomatica di quei palazzi fino all’arrivo
dell’Armata Rossa e al crollo del regime nazista nel 1945.

In seguito, fonti ebraiche stabilirono che il
sistema ideato da Lutz aveva salvato oltre 62mila ebrei e, nel 1964,
Israele nominò lui e Gertrud (da cui nel frattempo aveva divorziato)
“Giusti tra le nazioni”. Silenzio e imbarazzo invece da
Berna: più volte, anzi, il Ministero degli Esteri accusò Lutz di
aver abusato del suo ruolo, arrivando a mettere in pericolo la
neutralità elvetica.

Nel
1975, il viceconsole morì amareggiato per non aver ottenuto alcun
riconoscimento ufficiale; Gertrud morì d’infarto nel 1995, proprio
mentre si recava da Berna a Zurigo in treno per partecipare a una
trasmissione della Televisione della Svizzera Tedesca che,
finalmente, avrebbe dovuto spiegare agli svizzeri i meriti suoi e del
marito.

FRANK
LONDON

Frank
London
,
trombettista e compositore di fama, ha intrapreso da qualche anno una
brillante carriera solistica aprendo i confini del
klezmer
ad altre sonorità. Si esibisce regolarmente con i
Klezmatics
e
The Hasidic New
Wave
. La sua
carriera è veramente impressionante: ha suonato con John Zorn, LL
Cool J,Mel Tormé, Lester Bowie’s Brass Fantasy, LaMonte Young, They
Might Be Giants, David Byrne, Jane Siberry, Itzhak Perlman, Ben Folds
5, Mark Ribot e GalCosta. La sua tromba è presente in più di 100
dischi. E’ stato tra i cofondatori dei gruppi Les Miserables Brass
Band e della Klezmer Conservatory Band.

EDINA
SZIRTES MÓKUS

Szirtes
Edina “Mókus”

è una fra le più amate e apprezzate artiste ungheresi. Nata nel
1975 a Kecskemét, si è laureata nel 2000 all’Università di
Szeged. Nel 2002 si è diplomata in violino alla Liszt Ferenc
Zeneművészeti Egyetem (Accademia Di Musica Franz Liszt) di
Budapest. Ha partecipato a un cospicuo numero di progetti e gruppi in
più ambiti musicali, ottenendo numerosi premi come l’Hungarian
Composer Award (2001), il Fonogram Award (2010), l’Artisjus Prize
per nuovi compositori (2012).

JAKE
SHULMAN-MENT

Il
violinista
Jake
Shulman-Ment
è
fra i principali esponenti dello studio e dell’interpretazione del
klezmer negli Stati Uniti. Ha inciso e collaborato con gruppi
specialistici quali Romashka, MetróFolk, Klezminors, Village Klezmer
Quintet, Art Bailey’s Orkestra Popilar così come con artisti e
gruppi quali David Krakauer, Frank London, Duncan Sheik, Alicia
Svigals, Deborah Strauss, Jeff Warschauer, Adrienne Cooper, Margot
Leverett Klezmer Mountain Boys. Insegna allo Henry Street Settlement
di New York e nel corso di arti popolari
yiddish
del KlezKamp.

BÉLA
ÁGOSTON

Il
sassofonista
Béla
Ágoston
si
definisce un “navigante musicale”. Fondatore nel 1990 del grupppo
Mecseki Free, si è diplomato in musicologia e ha collaborato con
gruppi ben noti in Ungheria quali Vízöntő, Grencsó Open
Collective e Kampec Dolores, oltre a far parte di complessi dediti
allo studio del folklore musicale ungherese e ebraico-ungherese come
Etnofon Music Company e Odessa Klezmer Band. Oggi guida propri gruppi
come l’Ágoston Trio l’Ágoston Quartet, Agostones e Zuboly.

ARAM
BAJAKIAN

Il
chitarrista
Aram
Bajakian
(che si
è già esibito al Teatro Manzoni con il gruppo
Abraxas
guidato da Shanir Blumenkranz) ha inciso e collaborato con artisti di
rilievo quali Lou Reed, Diana Krall, Yusef Lateef, John Zorn, Marc
Ribot, Nels Cline, James Carter, Jamaaladeen Tacuma,  Mat
Maneri, il cantante del gruppo Can, Malcolm Mooney. È leader di varî
gruppi, fra i quali Kef, dedicato alla musica tradizionale armena. Ha
realizzato diversi album a suo nome, tutti entusiasticamente
apprezzati da pubblico e critica.

MIKLÓS
LUKÁCS

Miklós
Lukács
è uno
fra i più apprezzati solisti di cimbalom al mondo. Il suo stile
interpretativo e esecutivo è unico, il che lo ha portato ad essere
grandemente richiesto anche da artisti come Charles Lloyd, Archie
Shepp, Chris Potter, Steve Coleman, Herbie Mann, Uri Caine, Chico
Freeman. Lukács si è esibito anche come solista con orchestre di
valore internazione (Orchestre de la Suisse Romande, BBC Symphony
Orhestra, Orchestra Nazionale della RAI, Orchestra Filarmonica di
Varsavia, ecc.), esibendosi in sale quali Covent Garden, Royal Albert
Hall, Barbican Center, Carnegie Hall, Concertgebouw di Amsterdam,
l’Opera di Lione e Bordeaux. Nel 2006 ha fondato il Lukács Miklós
Quintet, dedicandosi anche alla composizione e all’insegnamento
presso lo Snétberger Music Talent Center. Ha ricevuto l’Artisjus
Award (2000; 2009) and l’Hungarian Award for the Arts (2011).

PABLO
ASLAN

Nato
a Buenos Aires,
Pablo
Aslan
ha
studioto presso la University of California, Santa Cruz, il CalArts,
l’UCLA. Dagli anni Novanta si esibisce nelle più importanti sale
di New York, dove ha guidato gruppi quali New York Buenos Aires
Connection, Avantango, New York Tango Trio, collaborando con artisti
quali Thomas Chapin, Ethan Iverson (oggi nei Bad Plus), Kenny
Wollesen, Donny McCaslin, Raul Jaurena e Tito Castro. Più volte
nominato per il Grammy, ha inciso e lavorato con Yo Yo Ma, Lalo
Schifrin, Pablo Ziegler, Osvaldo Golijov, Arturo O’Farrill, Emilio
Solla, Fernando Otero, Paquito D’Rivera.

YONADAV
HALEVY

Nato
e cresciuto a Haifa, in Israele,
Yonadav
“Yoni” Halevy

ha iniziato a suonare la percussione all’età di sette anni, nella
locale orchestra giovanile. Interessatosi al jazz, esordisce
professionalmente a sedici anni, studiando poi con Arnie Lawrence e
perfezionandosi anche in taluni ambiti della musica araba. Si è poi
trasferito a New York nel 2004, collaborando con artisti quali Sheila
Jordan, Joel Frahm, Omer Avital, Jason Lindner, Vincent Herring,
Donny McCaslin, Avishai Cohen, Aaron Goldberg, David Binney, Tim
Berne, Dana Leong, Sharon Jones and the Dap Kings, Pharaoh’s
Daughter, Frank London, 9 Volt, Zion80, Firewater. Yonadav è il
leader del ben noto gruppo post-funk The Apples ed è un membro del
collettivo hip hop Spokinn Movement.

Prevendita
per
ulteriori informazion
i

Biglietto
intero €12 . Viviana
Allocchio

Ridotto
giovani € 8
Organizzazione e Comunicazione

alla
cassa del Teatro

Aperitivo in
Concerto – Teatro Manzoni

Numero
Verde 800-914350 

www.aperitivoinconcerto.com

www.teatromanzoni.it

www.Ticketone.it
+ Call Center 892.101