DISCOVERY: ULTIMO APPUNTAMENTO Tutto Varèse

DISCOVERY:
ULTIMO APPUNTAMENTO

Tutto
Varèse

A
50 anni dalla morte, laVerdi

Borgonovo Pietro –  direttore

va
alla (ri)scoperta del compositore statunitense

sotto
la guida di Pietro Borgonovo

Sapore
particolare ed esclusivo per l’
ultimo
Discovery
della stagione
,
martedì 1
dicembre (ore 20.30) all’Auditorium di Milano
.
L’
Orchestra
Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
,
per l’occasione guidata da
Pietro
Borgonovo
,
porterà infatti il pubblico di
largo
Mahler
alla
riscoperta – e, per molti, alla vera e propria scoperta – di un
personaggio eclettico, irrequieto quanto geniale e innovativo del
secolo scorso:
Edgard
Varèse
.
L’occasione è il
50°
anniversario della morte

del compositore statunitense di origine francese, nato a Parigi nel
1883 e scomparso a New York il 6 novembre 1965. Certamente
affascinante e controversa la sua esistenza, trascorsa tra Francia,
Italia e Stati uniti, che offre decine di spunti tanto allo
specialista di musica quanto al semplice ascoltatore. Uno per tutti:
Nel 1958, su incarico di 
Le
Corbusier
,
cura la parte musicale (o meglio la sequenza di eventi sonori)
di 
Poème
électronique
,
progetto multimediale elaborato dall’architetto svizzero e
dal
compositore-architetto greco 
Iannis
Xenakis
 per
l’Esposizione Universale di Bruxelles del 1958. Numerosi sono i
musicisti influenzati, seppur trasversalmente, dalla sua musica,
come 
Frank
Zappa
,
che in 
Europa,
come 
Giacomo
Manzoni
.
Nel 
1950 tenne
dei seminari al “Ferienkurse” di 
Darmstadt ed
ebbe tra i suoi allievi 
Luigi
Nono
Bruno
Maderna
 e Dieter
Schnebel
.

In
quest’ultimo
Discovery,
ascolteremo di Edgard Varèse:
Intégrales,
Octandre, Hyperprism, Ionisation, Density 21.5.

(Biglietti
euro
15,00/9,00;
Info e
prenotazioni
:
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari
apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on
line: www.laverdi.org,
www.vivaticket.it )

I
nuovi
Discovery

Dalla
nascita, nel 1993, laVerdi ha creduto che, al di là dell’attività
concertistica, fosse parte della propria ragion d’essere il
rapporto divulgativo ed educativo nei confronti del proprio pubblico
e dei propri appassionati sostenitori. All’interno di questo solco
erano nati iDiscovery Concerts:
appuntamenti nei quali i direttori proponevano agli ascoltatori
un’analisi puntuale di brani sinfonici – dal classicismo al
novecento storico – dapprima destrutturati con esempi musicali a
sostegno delle spiegazioni e in seguito eseguiti in modo integrale.

Sulla
scia del successo di quella iniziativa, laVerdi torna dopo dieci anni
a riproporre – in chiave aggiornata e attuale – una nuova
stagione diDiscovery:
cinque concerti da gennaio a dicembre 2015 strutturati come un
percorso di avvicinamento alla musica dei secoli XX e XXI. Ciascun
prevede l’esecuzione di un repertorio mirato alla comprensione di
un autore prescelto o di una scuola di pensiero compositivo.

Si
succederanno cinque direttori, versati nell’esecuzione del
repertorio contemporaneo, per proporci visioni e letture
interpretative degli autori che hanno plasmato l’evoluzione del
linguaggio musicale a noi più vicino.

Biografie
Pietro
Borgonovo
,direttore.
Milanese, si distingue nella direzione di produzioni sinfoniche e
operistiche per prestigiosi festival e teatri. Da segnalare la
presenza al Salzburger Festpiele alla guida del Klangforum Wien e
dell’Arnold Schoenberg Chor, al Maggio Musicale Fiorentino, alla
Biennale di Venezia, al Ravenna Festival con il Teatro dell’Opera
di Roma e, più recentemente, con l’Orchestra Cherubini e il
Chicago Children’s Choir. Dirige all’Arena di Verona, al Teatro
dell’Opera di Roma, al Teatro di San Carlo di Napoli, al Teatro La
Fenice di Venezia, al Teatro Carlo Felice di Genova, al Teatro Lirico
di Cagliari, al Teatro Verdi di Trieste e le principali orchestre in
Italia, Europa e Stati Uniti.

La
Fondazione Teatro La Fenice di Venezia gli affida la direzione della
prima mondiale dell’operaMedeadi Adriano Guarnieri. Allo spettacolo è assegnato il Premio Abbiati
2003 e la motivazione mette in risalto la “raffinata esecuzione
musicale e scenica che ha restituito l’audace ricercatezza della
concezione compositiva e multimediale”.

Giovanissimo
si impone quale solista di oboe tra i più affermati sulla scena
mondiale. Allievo di Heinz Holliger alla Musikhochschule di Freiburg,
si esibisce nelle principali sale e nei maggiori festival
internazionali: Teatro alla Scala, Salzburger Festpiele, Biennale di
Venezia, Musikverein di Vienna, Festival d’Automne di Parigi,
Carnegie Hall di New York, Sala Grande del Conservatorio Tchaikovsky
di Mosca, Filarmonica di San Pietroburgo.

Nel
mese di giugno 2015 ha diretto al Ravenna Festival la prima mondiale
dell’opera di Adriano GuarnieriL’amor
che move il sole e l’altre stelle
con la regia di Cristina Muti; nel mese di ottobre ha diretto
l’Orchestra del Teatro San Carlo e ha inaugurato la stagione di
concerti sinfonici all’Ente Arena di Verona, dove nel febbraio 2012
ha diretto al Teatro RistoriDer
gelbe Klang
di Vassilij
Kandinskij con musica di Alfred Schnittke.

Il
profondo interesse per la musica contemporanea lo porta a collaborare
con molti compositori del nostro tempo: George Benjamin, Luciano
Berio, Azio Corghi, Franco Donatoni, Adriano Guarnieri, Salvatore
Sciarrino, Fabio Vacchi, Silvia Colasanti, Ivan Fedele, Iannis
Xenakis, dei quali interpreta opere anche in prima esecuzione, spesso
a lui dedicate.

Sia
come solista di oboe che come direttore d’orchestra vanta una vasta
discografia per importanti etichette internazionali quali Denon,
Erato, RCA, BMG Ricordi ottenendo il Grand Prix du Disque e la
segnalazione tra i cinque dischi di musica sinfonica più stimati
dalla Critica italiana nel 1998.

Pietro
Borgonovo è Direttore Artistico della Giovine Orchestra Genovese e
dal 2003 Direttore Artistico del Concorso Internazionale di Musica G.
B. Viotti di Vercelli.

Fondazione
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

massimo.colombo@laverdi.org
www.laverdi.org