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GIRO D’ITALIA E IL VENETO, UNA STORIA ULTRACENTENARIA
Venezia, 14 ottobre 2014 – Sono state presentate oggi, presso la sede della Regione Veneto, le tappe del
prossimo Giro d’Italia (9-31 maggio) nel Veneto. Il rapporto tra la “corsa rosa” e la regione, terra di campioni
e appassionati, è ultracentenaria e risale al 1912 quando, la prima tappa di quel Giro d’Italia, edizione numero
4, si concluse a Padova con la vittoria di Giovanni Micheletto. Nel Giro del 2015 sono previste due tappe
interamente sul territorio mentre una vedrà l’arrivo a Vicenza e una la partenza da Marostica:
Giovedì 21 maggio – Imola – Vicenza km 190 (arrivo in salita)
Tappa dalle due identità. I primi 130 km sono perfettamente piatti per attraversare la Pianura Padana e quindi
affrontare i Colli Euganei (Castelnuovo) e i Monti Berici dove la salita di Crosara da Mossano con i suoi 1500
m tra il 12 e il 15% (max 18%) e la salita di Fimon-Perarolo porteranno gruppetti selezionati all’ascesa finale
del Santuario di Monte Berico anch’esso al termine di una salita di poco più di 1 km con punte del 10%.
Come un’ideale “Classicissima” di tre settimane (si parte da Sanremo e si arriva a Milano) la Corsa Rosa ha
nel percorso una sua narrativa socio culturale, storica e sportiva.
Venerdì 22 maggio – Montecchio Maggiore – Jesolo km 153 (per velocisti)
Tappa assolutamente per velocisti. Breve, veloce, interamente pianeggiante fino al finale dove la volata di
gruppo è praticamente una certezza.
Sabato 23 maggio – Treviso – Valdobbiadene km 59,2 (cronometro individuale)
Cronometro divisa nettamente in due parti: la prima di poco più di 30 km perfettamente pianeggiante e la
seconda quasi altrettanto lunga caratterizzata da salite e discese a volte anche impegnative (la prima dopo
Conegliano è valida come GPM). Un esercizio contro il tempo dalla distanza inusuale che costringerà a
valutare bene la gestione delle energie.
Domenica 24 maggio – Marostica – Madonna di Campiglio km 165 (arrivo in salita)
Partenza dalla città degli Scacchi e corsa che rimarrà in Veneto per 50 chilometri fino a Lastebasse. Tappa di
montagna dove si affrontano quasi 4000 m di dislivello concentrati in tre salite: la Fricca nella prima parte e
Passo Daone (max 14%) e Madonna di Campiglio nella seconda in rapida successione.
Alla presentazione sono intervenuti il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e il Direttore del Giro
d’Italia, Mauro Vegni oltre ai referenti dei comitati tappa. Gradito ospite della mattinata il corridore veneto,
nativo di Marostica e vincitore di 2 tappe al Giro d’Italia (nel 2014 quella con arrivo al Santuario di Oropa),
Enrico Battaglin.
LE DICHIARAZIONI
Zaia: <<Le strade e le montagne del Veneto hanno scritto pagine importanti della storia del ciclismo, in un
connubio senza soluzione di continuità. Anche nel 2015 avremo l’onore, la gioia, l’entusiasmo di vedere la
carovana rosa attraversare il nostro territorio, e alcuni dei suoi pezzi pregiati come Vicenza, Montecchio,
Jesolo, Treviso, Valdobbiadene, Marostica. Da appassionato non mi perderò una tappa, come sono certo
faranno anche le centinaia di migliaia di veneti che amano lo sport, amano e praticano il ciclismo, amano il
Giro d’Italia come una delle sue massime espressioni al mondo. Agli amici della “rosea” metteremo a
disposizione tutto ciò di cui necessitano, a cominciare da comitati organizzatori locali fatti da uomini e donne
di esperienza e di comprovata passione, perché tutto dovrà svolgersi nel migliore dei modi. Il Veneto è grato
al Giro d’Italia per aver ancora una volta scelto di attraversare le sue strade in maniera così ampia, con tappe
tecnicamente straordinarie come la crono Treviso-Valdobbiadene e con percorsi che, grazie alla fantastica
copertura mediatica che sempre accompagna questa avventura sui pedali, garantiranno anche un grande
ritorno d’immagine, non solo per lo sport, ma anche per l’economia, il turismo, l’enogastronomia. Approfitto
anche per ricordare un trevigiano, un grande uomo di ciclismo come “Nani” Pinarello, che ci ha lasciato da
poco. Molte bici al Giro porteranno ancora il suo nome e lui ci guarderà da lassù. Non dimenticheremo di
salutarlo lungo le strade, perché il Giro d’Italia è stato tutta la sua vita, prima da atleta e poi da imprenditore di
successo.
Vegni: <<Il rapporto tra il Giro d’Italia e il Veneto ha una storia ultracentenaria. Questa è una terra che ha
dato al ciclismo grandi campioni e che ha innata, nella sua gente, una passione unica. Siamo sicuri che le
quattro tappe venete saranno, dal punto di vista tecnico mediatico e di partecipazione, un grande successo
come storicamente accade quando la “Corsa Rosa” arriva in questa bellissima regione>>.
Battaglin: <<Il Giro d’Italia per me è la corsa dell’anno. Sulle strade italiane è bello confrontarsi con tanti
Campioni e a volte riuscire anche a vincere come ho fatto nel 2013 a Serra San Bruno e quest’anno al
Santuario di Oropa. Nel 2015 partire da Marostica per me, che sono nato lì, sarà sicuramente una grande
emozione e una giornata da ricordare. Già ora penso a quel giorno e all’abbraccio dei miei fans. Guardando in
generale tutte le tappe venete, penso che la 12esima con l’arrivo a Vicenza possa essere adatta alle mie
caratteristiche.

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