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ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI: GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI’ 27 GIUGNO A
GIOVEDI’
3 LUGLIO
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco
calendario di
appuntamenti, per svelare le loro collezioni e
raccontare aspetti ed
episodi inediti e curiosi della storia della città,
anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le
diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate,
visite in lingua sono i
principali “strumenti” di questo racconto, che si
dispiega lungo millenni
di storia, dai primi utensili in pietra di uomini
vissuti 800.000 anni fa
ai prodotti dell’attuale distretto industriale,
dalla pittura alle varie
forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla
musica alle grandi epopee
politiche e civili.
Di seguito gli
appuntamenti in programma da venerdì 27 giugno a giovedì 3
luglio.
Si
ricorda che Strada Maggiore è completamente chiusa al
traffico
veicolare. Il percorso pedonale è invece garantito dai portici su
entrambi
i lati.
Per raggiungere il Museo della Musica, al civico 34,
ed il Museo Davia
Bargellini, al civico 44, si consiglia di consultare
preventivamente il
sito www.cantierebobo.it, dove potrete trovare
tutte le informazioni sulla
viabilità alternativa, sulle deviazioni delle
linee degli autobus e sui
parcheggi nelle aree del cantiere.
IN
EVIDENZA
venerdì 27 giugno
ore 17-24: Museo per la Memoria di
Ustica – via di Saliceto 3/22
Apertura straordinaria del museo, in occasione
del XXXIV anniversario della
strage di Ustica.
Alle ore 21, in occasione
della rassegna “Il Giardino della Memoria”, nel
parco antistante il museo
(Parco della Zucca) si svolgerà lo spettacolo
“Rendez-vous” di Franck
Krawczyk.
Con Ensemble Icarus, Arthur Astier (chitarra elettrica), Leila
Benhamza
(soprano), Franck Krawczyk (piano). Produzione Plein Jour in
collaborazione
con Cronopios.
È l’ultimo atto di una trilogia che
accompagna l’installazione permanente
di Cristian Boltanski realizzata
all’interno del Museo per la Memoria di
Ustica e che vede concretizzarsi il
progetto di Franck Krawczyk, musicista
che da tempo collabora con l’artista
francese. Dopo “Fuga” e “Miroir noir”,
la musica mette di nuovo in
relazione lo spazio interno, con la tragica
presenza del relitto
dell’aereo, con lo spazio esterno, pubblico, del
giardino.
Un dialogo
intenso sul tema del ricordo e della scomparsa.
Ingresso: gratuito
Info:
www.mambo-bologna.org – www.ilgiardinodellamemoria.it
giovedì
3 luglio
ore 20-24: Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto
3/22
Apertura straordinaria del museo, in occasione della rassegna “Il
Giardino
della Memoria”.
Alle ore 20, visita guidata a cura del
Dipartimento educativo MAMbo.
Una visita al luogo che l’artista francesce
Christian Boltanski ha creato
per la città in ricordo delle vittime
della tragedia di Ustica.
Un’occasione per riflettere sulla memoria e
sull’identità di ciascuno di
noi, ripercorrendo le vicende della nostra
storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051
6496628/611 oppure a
mamboedu@comune.bologna.it.
Alle
ore 21.30 nel parco antistante il museo (Parco della Zucca)
si
svolgerà “Salmo della gioventù”, concerto di versi liberamente tratto
da
Amelia Rosselli – creazione originale per “Il Giardino della
Memoria”.
Il musicista Rodolfo Rossi, con il suo set di percussioni,
e Sonia
Bergamasco compongono nel cerchio dello spazio scenico una
partitura di
suoni e di silenzi che cerca di dare corpo alla poesia di
una grande
testimone del nostro tempo. Il filo rosso della lingua come
esperimento
doloroso e irriverente. La vivisezione gioiosa e ardita nel
corpo della
poesia. La musica dei suoni della lingua come passo di danza
obbligato,
come destino.
Drammaturgia sonora di Rodolfo Rossi.
Ingresso
al museo e allo spettacolo: gratuito
Visita guidata: € 4,00
Info: www.mambo-bologna.org – www.ilgiardinodellamemoria.it
PER
I BAMBINI
Estate al Museo. I campi estivi dell’Istituzione Bologna
Musei
La prossima estate i bambini che parteciperanno ai campi
estivi
dell’Istituzione Bologna Musei avranno la possibilità di vivere una
nuova
esperienza a contatto con il ricco patrimonio culturale della nostra
città.
I campi estivi, gestiti dal Dipartimento educativo MAMbo, prevedono
visite
e attività in più musei, con l’obiettivo di trasmettere al pubblico
un’idea
di museo diffuso sul territorio, promuovendo allo stesso
tempo
un’educazione alla cultura di tipo interdisciplinare e
offrendo ai
cittadini un servizio di qualità.
I campi estivi sono
rivolti ai bambini dai 5 ai 12 anni e si svolgono fino
al 12 settembre
(tutte le settimane tranne quella centrale di Ferragosto),
dal lunedì al
venerdì dalle ore 8.30 alle ore 17.
La sede principale è il
Dipartimento educativo MAMbo. Ogni settimana
prevede uscite per visite e
laboratori nelle altre sedi dell’Istituzione
Bologna Musei.
Per la
settimana dal 30 giugno al 4 luglio MAMbo e Musei Civici d’Arte
Antica
presentano “La mia grande collezione”.
Piccoli e grande oggetti,
animali, rarità, reperti strani e stupendi
manufatti… è solo l’inizio
di una grande collezione! Una settimana per
indagare la nascita delle
collezioni, dalle prime raccolte private fino ad
arrivare ai musei di
oggi.
Le opere dei Musei Civici d’Arte Antica e del MAMbo saranno il
punto di
partenza per riflettere sul collezionismo e per far creare ai
bambini
originali collezioni personali.
Costi: € 185,00 a settimana
per partecipante comprensivi di attività
didattiche, materiali di
consumo, kit di lavoro, pranzo, merenda. È
previsto uno sconto del 20%
per le iscrizioni ad almeno due settimane o per
più fratelli.
Info e
iscrizioni: tel. 051 6496628 – mamboedu@comune.bologna.it
GLI
ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 27 giugno
ore 21: Museo della Musica –
Strada Maggiore 34
Per il ciclo BacktoBo. (Ri)torna a Bologna il grand tour
della musica
“1764-2014 | Rameau@Museum.
Pieces de clavecin en concert”
Concerto in collaborazione con le Scuole
di Musica Antica di Parigi e
dell’Aja e con la Schola Cantorum di
Basilea. Con Yifen Chen (flauto
traversiere), Anthony Marini (violino),
Valentin Tournet (viola da gamba),
Lillian Gords (clavicembalo).
Il
concerto di chiusura della rassegna è dedicato alle
sorprendenti
interpretazioni di un classico di Rameau nate dall’incontro
dei migliori
giovani interpreti delle scuole di musica antica di Parigi,
dell’Aja e
della Schola Cantorum di Basilea, sotto la direzione artistica
di Marc e
Pierre Hantai.
Ingresso: € 10,00 intero / € 8,00
ridotto
Info: www.museomusicabologna.it
sabato
28 giugno
ore 16.30: Museo della Musica – Strada Maggiore 34
Per il
ciclo BacktoBo. (Ri)torna a Bologna il grand tour della musica
“1764-2014 |
Rameau@Museum. ‘Moderno e molto
lontano’”
Dispute d’armonia nel carteggio Rameau/Martini: visita guidata a
cura del
Museo della Musica.
Ingresso: € 4,00
Info: www.museomusicabologna.it
ore
21: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“Terra di mezzo – Sulle
tracce di Giosuè Borsi”
Un percorso di musiche, danze ed effetti pirotecnici
altamente suggestivi.
Un itinerario di fuochi, di canti, di danza e
di pensiero, nella
monumentale architettura del Chiostro della Grande
Guerra, luogo della
nostra memoria. Una piccola grande storia, la
vita e la morte del
sottotenente di fanteria Giosuè Borsi, si fa luminoso
riflesso delle tante
piccole storie che della Prima Guerra Mondiale sono la
voce più grande.
A cura dell’Associazione Amici della Certosa. Un
progetto artistico di
Daniele Robazza con musiche dal vivo di Gianni Placido,
didjeridoo, e danze
di Eva Luna Betelli.
Appuntamento presso l’ingresso
principale della Certosa (Chiesa).
Prenotazione obbligatoria al 345 2699200
(pomeriggio – sera).
Ingresso: € 15,00 (due euro verranno devoluti per la
valorizzazione della
Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
domenica
29 giugno
ore 17: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don
Minzoni 14
“Visita guidata alla Manifattura delle Arti”
Introduzione al
luogo che ospita il MAMbo per proseguire in una passeggiata
alla scoperta
della Manifattura delle Arti e della sua trasformazione da
polo industriale
a polo culturale.
Prenotazione obbligatoria allo 051
6496628/611 oppure a
mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto) se in
caso di
maltempo la visita si tenesse all’interno della
Collezione
Permanente. Per i convenzionati € 3,00 per la visita guidata
+ € 4,00
l’ingresso al museo
Info: www.mambo-bologna.org
ore 17:
visita guidata alla mostra “Nick van Woert. Nature Calls” a cura
del
Dipartimento educativo MAMbo
Il MAMbo presenta, nella Sala delle
Ciminiere e negli spazi espositivi
adiacenti, una rappresentativa selezione
di lavori di Nick van Woert, che
toccano i principali temi del
percorso di ricerca dell’artista
statunitense.
Prenotazione
obbligatoria allo 051 6496628 oppure a
mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per
i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al
museo
Info: www.mambo-bologna.org
martedì 1
luglio
ore 21: Museo Archeologico (Cortile) – via dell’Archiginnasio
2
“Musa, quell’uom di multiforme ingegno dimmi, che molto errò….
Il
ritorno”
Archivio Zeta presenta l’ultima di tre letture da Omero, a
cura di Gianluca
Guidotti ed Enrica Sangiovanni.
Tre serate in cui
ripercorrere, grazie ai versi immortali di Omero, le
vicende di Ulisse:
le innumerevoli avventure in quelle terre occidentali
abitate da esseri altri
per natura, cibi e costumi – creature in bilico fra
mondo animale, umano
e divino – ed infine il sospirato ritorno a quella
patria di cui l’eroe
ha disperatamente cercato di non perdere ricordo e
desiderio.
Sull’eco
delle letture di Archivio Zeta, il pubblico sarà poi introdotto
nelle
sale del museo, per riconoscere, negli oggetti delle collezioni, i
richiami
alla storia di Ulisse e a quelle degli altri eroi omerici: i
Greci
protagonisti di altri travagliati ritorni e i Troiani, cui il
ritorno fu
per sempre negato.
In occasione dello spettacolo, apertura
straordinaria dalle 20.30 alle 23
di atrio, cortile e Sala X del museo, per i
partecipanti all’evento.
In caso di maltempo l’evento si svolgerà nella Sala
Risorgimento.
Ingresso: € 5,00 (fino ad esaurimento posti)
Info: www.museibologna.it/archeologico
mercoledì
2 luglio
ore 20.30: Cimitero della Certosa – via della Certosa
18
“Gaudente Bologna. Sapori e saperi della città”
La Certosa è un vero e
proprio libro aperto sulla Storia. Attraverso i suoi
monumenti, le statue
e le epigrafi, è possibile rievocare alcune storie
della città e dei suoi
abitanti: gastronomiche, intellettuali e curiose.
Visita guidata a cura di
Associazione Culturale Didasco.
Appuntamento presso l’ingresso principale
della Certosa (Chiesa).
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230
(pomeriggio-sera).
Iniziativa rivolta esclusivamente ai soci
dell’Associazione Culturale
Didasco, con possibilità di associarsi al
momento della visita guidata.
Ingresso: € 8,00 (due euro verranno devoluti
per la valorizzazione della
Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
giovedì
3 luglio
ore 18.30: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don
Minzoni 14
Visita guidata alla mostra “Nick van Woert. Nature Calls” a
cura del
Dipartimento educativo MAMbo
Il MAMbo presenta, nella Sala
delle Ciminiere e negli spazi espositivi
adiacenti, una rappresentativa
selezione di lavori di Nick van Woert, che
toccano i principali temi
del percorso di ricerca dell’artista
statunitense.
Prenotazione
obbligatoria allo 051 6496628 oppure a
mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per
i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al
museo
Info: www.mambo-bologna.org
ore 21:
Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
In occasione della mostra
Cosa ti sei messo in testa? La collezione di
cappelli del Museo Davia
Bargellini
Visita guidata con Silvia Battistini, curatore del Museo Davia
Bargellini.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
ore
21: Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“Una corolla di tenebre.
Scrittori-soldati bolognesi nella Grande Guerra”
Letture di Vittorio
Franceschi con Cristina Carrisi, Roberto Giovenco,
Simone Susani. Ricerca
storica e letteraria di Francesco Piero Franchi.
Momenti della Grande
Guerra rievocati attraverso l’opera letteraria di
alcune figure della
società e della cultura bolognese che furono
profondamente implicate in
quegli eventi sulle montagne bellunesi.
I testi di Angelo Manaresi
(1890-1965), Paolo Monelli (1891-1984), e
Attilio Frescura (1881-1943) sono
alla base di questa rivisitazione.
I primi due sono collegati tra loro
dalla comune frequentazione del Liceo
“Minghetti” di Bologna, dalla
partecipazione alla Grande Guerra nel corpo
degli Alpini, sulle montagne
del Trentino e del Cadore, e dalla passione
per l’alpinismo e il ricordo,
anche letterario, della loro esperienza di
ufficiali, nonché dalla
comune amicizia con un altro protagonista
dell’alpinismo bolognese,
Gaetano Berti (1890-1931), anch’egli ufficiale
degli Alpini; nelle loro
pagine la Grande Guerra è anche lo sviluppo
posteriore di questi legami,
condizionati dalla comune origine.
Attilio Frescura ha compiuto il percorso
inverso: di origini cadorine, ha
partecipato alla cultura bolognese come
redattore della Casa Editrice
Cappelli e come giornalista de “Il Resto
del Carlino”; richiamato, data
l’età, nella Milizia Territoriale,
ufficiale di collegamento tra diversi
reparti anche durante la disfatta
di Caporetto, decorato al valore, ha
lasciato una delle testimonianze
meno retoriche e più valide
letterariamente sulla Grande Guerra, Il
diario di un imboscato, che ebbe
più edizioni (la prima nel
1919).
L’evento si terrà anche in caso di maltempo.
A cura di CRASFORM
onlus.
Appuntamento presso l’ingresso principale della Certosa
(Chiesa).
Prenotazione consigliata al 333 1130183 (ore 10-18)
oppure a
areabologna7@gmail.com.
Ingresso:
€ 18,00 (un euro verrà devoluto per la valorizzazione
della
Certosa)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
MOSTRE
MAMbo
– Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Nick van Woert.
Nature Calls”, fino al 7 settembre 2014
Fino al 7 settembre “Nature
Calls”, la prima personale in Italia e
all’interno di un’istituzione
museale di Nick van Woert, una delle voci più
originali dell’arte
contemporanea statunitense.
La mostra, curata da Gianfranco Maraniello,
rende visibili al pubblico,
nella Sala delle Ciminiere e negli spazi
espositivi adiacenti, 33 opere
rappresentative delle tematiche ricorrenti nel
lavoro dell’artista.
Muovendosi lungo il percorso espositivo, emerge con
immediata evidenza la
convinzione, trasversale ricerca di Van Woert, che
esista una semantica dei
materiali e che ogni materiale generi valore
intrinseco. Esemplari in
questo senso le opere in plexiglass
costituite da parallelepipedi
sovrapposti in riferimento alle quali
Van Woert si definisce “pittore
paesaggista”.
Dall’interesse
dell’artista nei confronti di figure come Ted Kaczynski
(Unabomber) e
di movimenti estremisti di “ritorno alla natura” accomunati
dalla
dinamica uomo vs. macchina e dal tentativo di cambiare
o
“dissezionare” il nostro modo di vivere nascono complesse
installazioni,
ibride classificazioni di strumenti da lavoro e armi da
cattura, reperti di
oggetti antichi rivisitati nell’ottica di una
trasmissione di saperi e di
tecniche per il potenziale sabotaggio
dell’ordine mondiale. All’ordinata
catalogazione di questi lavori e di
quelli in plexiglass fanno da
contrappunto magmatiche e disorganizzate
forme di rocce fatte di uretano e
fibra di vetro, mentre singolari attrezzi
ginnici alludono a un progetto
di metamorfosi dell’uomo simile al processo
di modellazione della scultura
classica. Un altro tema ricorrente nella
ricerca di Van Woert è la
dialettica tra ambiente artefatto dalla
pervasiva presenza umana e natura
governata dal caso: rintracciamo tali
spunti in numerosi lavori, anche i
più recenti, simulacri dell’interazione
tra natura e genere umano.
Dalla necessità di evidenziare il processo
costruttivo e la struttura delle
cose senza dissimularli origina il ricorso
dell’artista a riproduzioni di
statue classiche, in cui stilemi greco –
romani trovano nuove forme e nuovi
significati nell’incontro/scontro con
materiali di derivazione industriale,
rifiuti organici, sabbia e
metalli.
Nick van Woert è nato a Reno, Nevada (USA) nel 1979. Vive e
lavora a
Brooklyn, New York.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo
chiama Artista. “Un Ritorno” di Gianluca e Massimiliano De Serio,
fino al
7 settembre 2014
Fino al 7 settembre il MAMbo ospita nella Sala Video
della Collezione
Permanente la proiezione del film “Un Ritorno” di Gianluca
e Massimiliano
De Serio.
L’opera, della durata di 25 minuti, è
stata prodotta nell’ambito del
progetto “Museo chiama Artista”, promosso dal
Servizio architettura e arte
contemporanee della PaBAAC – Direzione Generale
per il paesaggio, le belle
arti, l’architettura e l’arte contemporanee,
Ministero dei beni e delle
attività culturali e del turismo e da AMACI –
Associazione dei Musei d’Arte
Contemporanea Italiani. L’iniziativa nasce
dall’intento dei promotori di
sostenere attivamente il sistema del
contemporaneo nel nostro Paese,
attraverso la commissione ad artisti
italiani di nuove opere che verranno
successivamente presentate
all’interno della rete museale AMACI. Per la
prima edizione di “Museo
chiama Artista”, a cura di Ludovico Pratesi e
Angela Tecce, i Direttori dei
musei AMACI hanno scelto di commissionare la
realizzazione di una nuova
opera ai gemelli Gianluca e Massimiliano De
Serio, che da diversi anni
coniugano il loro percorso di artisti visivi con
la carriera
cinematografica, in una costante ricerca di equilibrio tra la
fotografia,
nella quale sono maestri, e i propositi artistici. Da questa
“chiamata” ha
preso forma il film “Un Ritorno”, nato in un momento di crisi
creativa
degli artisti, e dalla loro necessità di capirne le ragioni
e
superarla.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo del
Risorgimento – Piazza Carducci 5
“Dar tanta vita ad una pietra. Lo
sguardo di Mauro ‘Squiz’ Daviddi su
Cincinnato Baruzzi”, fino al 15 luglio
2014
La mostra, dedicata alle opere di Cincinnato Baruzzi (Imola,
1796 –
Bologna, 1878), presenta una serie di fotografie scattate dal
fotografo
bolognese Mauro ‘Squiz’ Daviddi a Bologna e in diverse città
italiane, a
corredo della recente pubblicazione “Cincinnato Baruzzi
(1796-1878)” a cura
di Antonella Mampieri – storica dell’arte presso le
Collezioni Comunali
d’Arte – ed edita da Bononia University Press. Il
volume, che fa parte
della collana “Scultori bolognesi dell’800 e del
‘900” a cura di Roberto
Martorelli (Museo civico del Risorgimento), consegna
per la prima volta al
lettore uno sguardo esauriente su una figura chiave
della scultura italiana
di metà ‘800.
Le immagini in mostra ci
consegnano una lettura personale del fotografo,
che ha interpretato con
la sua sensibilità dettagli, scorci e atmosfere
delle opere
fotografate.
«Le opere di Baruzzi hanno un’anima – sono le parole di
Mauro ‘Squiz’
Daviddi -. Osservarle con gli occhi non basta, ho voluto
trasmettere la mia
percezione e il mio sentire attraverso la fotografia.
“Dar tanta vita ad
una pietra”, infondere la vita ad una cosa inanimata.
Sì, infondere la
vita. Perché questo è quello che realizza Baruzzi. Basta
osservare un’opera
come la Pietà di Terracina, per citarne solo una, e
dimenticarsi che si
tratta di marmo. Si rimane incantati, in attesa che essa
ti parli».
Mauro ‘Squiz’ Daviddi nasce a Bologna nel 1966. Del suo
interesse per la
fotografia, iniziato da bambino utilizzando la macchina
fotografica del
padre, Daviddi fa ben presto una professione. Nel
1986 si diploma
all’Istituto Statale d’Arte di Bologna, inizia a
collaborare con enti, case
editrici, teatri ed emittenti radiotelevisive
e realizza diverse mostre
fotografiche sia in Italia che all’estero.
Info:
www.museibologna.it/risorgimento
Museo
Medievale – via Manzoni 4
“Impressioni bizantine. Salonicco attraverso le
immagini fotografiche e i
disegni della British School at Athens
(1888-1910)”, fino al 28 settembre
2014
La mostra, a cura dell’Area
Arte antica dell’Istituzione Bologna Musei e
del Dipartimento di Storia
Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, in
collaborazione con
l’Università di Salonicco, La British School at Athens e
l’Associazione
Culturale Italo-Britannica di Bologna, propone uno sguardo
sulla città di
Salonicco tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, con le
inconfondibili
prospettive su mura, chiese, mosaici, arredi
marmorei
bizantini.
Curata da Isabella Baldini, la mostra espone
fotografie e illustrazioni di
Salonicco eseguite dagli architetti inglesi
Robert Weir Schultz e Sidney
Howard Barnsley, che visitarono la città nel
1888 e nel 1890 per motivi di
studio, influenzati dal celebre movimento
artistico “Arts and Crafts”.
Agli inizi del XX secolo il loro lavoro fu
continuato dagli allievi inglesi
Walter S. George e William Harvey, che,
grazie alla collaborazione con le
autorità turche e ai finanziamenti del
“Byzantine Research and Publication
Fund”, poterono arricchire
notevolmente la documentazione già raccolta:
l’insieme del materiale
costituisce una sezione importante nell’archivio
della British School at
Athens, per la prima volta mostrata al pubblico
italiano.
Il percorso
espositivo si compone di un itinerario attraverso i principali
monumenti
bizantini di Salonicco: l’arco di Galerio, la Rotonda, le chiese
della
Acheiropoietos, di San Demetrio e di Santa Sofia. Alle
immagini
fotografiche si accompagnano alcuni oggetti rari – bizantini e
ottomani –
delle collezioni del Museo Civico Medievale di Bologna:
avori, icone e
manufatti in metallo.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
Museo
Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Cosa ti sei messo in testa? La
collezione di cappelli del Museo Davia
Bargellini”, fino al 20 luglio
2014
La mostra, a cura dell’Area Arte antica dell’Istituzione Bologna
Musei, è
dedicata alla collezione di cappelli conservati nella Sezione
tessile del
Museo Davia Bargellini.
Vengono esposti trenta copricapi da
uomo, donna e bambino (databili tra gli
anni ’20 e ’80 del Novecento),
attraverso i quali raccontare l’evoluzione
di un oggetto per secoli
considerato indispensabile nell’abbigliamento ed
il cui uso è andato
ridimensionandosi solo nel corso degli ultimi decenni.
Tuttavia la
rinnovata attenzione della moda per un accessorio versatile
come il
cappello è testimoniata oggi non solo da quanto si è visto nelle
recenti
sfilate in passerella, ma anche dalle numerose esposizioni che si
sono
susseguite negli ultimi mesi.
La fantasia delle fogge e la qualità
artigianale dell’esecuzione di questi
straordinari accessori esposti in
museo evidenziano l’alto livello
raggiunto dalle modisterie bolognesi,
in grado di seguire le novità
proposte nelle città che per tutto il
Novecento condizionarono la moda:
Parigi, Londra, Roma e Milano. In mostra i
cappelli sono esposti accanto ad
abiti di sartoria, scelti per
rappresentare al meglio il gusto e le linee
di ogni decennio.
Il percorso
espositivo è arricchito dalla presenza di un raffinato apparato
didattico
dedicato alla storia del cappello nel Novecento, interamente
curato
dalle allieve della scuola per modellisti e stilisti Secoli Next
Fashion
School di Bologna; narrazione e immagini si intrecciano, così da
ricreare
il contesto originario degli oggetti esposti.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
L’Istituzione
Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici
bolognesi, che si pone l’obiettivo della razionalizzare dei servizi
e
dell’inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto
culturale
rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un
sistema
culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le
specificità
museali esprimono una chiara identità e un determinato
settore di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi
culturali
allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro
competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi
come attori essenziali dell’offerta culturale
della città, soprattutto
in riferimento alla salvaguardia e alla
valorizzazione di parti del
patrimonio. Con l’articolata realtà delle loro
collezioni sono infatti in
grado di documentare l’intera storia di Bologna
e del suo territorio,
dai primi insediamenti preistorici fino alle
dinamiche economiche
e produttive della società contemporanea.
Parallelamente sono
documentati aspetti importanti dello sviluppo
culturale, artistico,
scientifico e tecnologico del nostro territorio:
dalla stagione del
collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti più
significativi del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le
suggestioni dell’arte moderna e contemporanea.
Fanno parte
dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di
Bologna,
Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la
Memoria
di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico
Medievale,
Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e
Galleria
Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e
Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica
di Bologna.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna
di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto:
martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica
e festivi:
ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto:
su prenotazione
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051
436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per
la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051
377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
27 giugno: aperto ore
17-24
dal 28 giugno al 7 settembre: aperto: venerdì, sabato e domenica: ore
17-20
il 3, 10, 24, 29 e 31 luglio e il 10 agosto, in occasione degli
eventi
della rassegna “Il Giardino della Memoria”: aperto ore
20-24
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051
2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e
festivi: ore
10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel.
051 2193930 – 2193916
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato,
domenica e festivi: ore
10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo
d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì –
venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo
Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore
44
tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi:
ore 9-13
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada
Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16;
sabato, domenica e festivi: ore
10-18.30
Museo del Patrimonio
Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: dal 1 al 15
giugno e dal 16 al 30 settembre: martedì – venerdì: ore
9-13; sabato: ore
9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
dal 16 giugno al 15 settembre: aperto
solo su appuntamento per gruppi di
minimo 5 persone prenotando, con almeno
48 ore di preavviso, dal lunedì al
venerdì dalle ore 8 alle ore 14 allo 051
6356611
Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051
347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13
chiuso dal 16 luglio al 15
settembre