“Cuori matti” in prima nazionale – Il debutto da autore di Marco Predieri

Venerdì 31 gennaio, con repliche sabato 1 e domenica 2 febbraio, IN PRIMA NAZIONALE, il debutto di “Cuori Matti”. La prima commedia scritta da Marco Predieri, che affronta così per la prima volta da autore il palcoscenico. Marco Predieri, attore, regista e giornalista, da oltre dieci anni,
è disponibile per interviste, per raccontare in prima persona il suo battesimo da drammaturgo. La Compagnia sta provando a Firenze proprio in questi giorni. Nella speranza che vogliate cogliere l’occasione, inviamo i più sinceri saluti,
Eliana Calò (per Altrove Teatro)
Paola Tanda (direzione generale del Teatro Lumière)

Venerdì 31 GENNAIO – Sabato 1 e domenica 2 FEBBRAIO
(venerdì e sabato ore 21 – domenica ore 17)
Altrove teatro presenta
Patrizia Ficini, Eleonora Cappelletti, Marcello Sbigoli e Marco Predieri in
“CUORI MATTI” una commedia scritta e diretta da Marco Predieri
scene Franco Predieri – costumi e direzione di scena Eliana Calò

Venerdì 31 gennaio, con repliche sabato 1 e domenica 2 febbraio, il Teatro Lumière ospiterà la prima nazionale della commedia “Cuori matti”, che segna il debutto come autore teatrale di Marco Predieri, direttore artistico del Lumière, giornalista (collaboratore per varie testate locali e nazionale) e da oltre 10 anni attore e regista impegnato sui palcoscenici italiani. Un appuntamento molto atteso dunque, preceduto in questi giorni dalla sessione finale di prove che la compagnia, Altrove Teatro,  sta tenendo proprio a Firenze, ospite dei locali di Nexus Studio, a Campo di Marte, gentilmente messi a disposizione da Gisella Marilli. Nel cast dello spettacolo, oltre allo stesso Predieri, che ne è anche regista, figurano Patrizia Ficini (che sostituisce l’attrice Manuelita Baylon, temporaneamente impossibilitata al ruolo per transitori motivi di salute) Marcello Sbigoli ed Eleonora Cappelletti. “Cuori matti è prima di tutto una commedia – spiega Predieri – con i tempi, il linguaggio e i meccanismi tipici della sit-com da palcoscenico, ma dietro alle apparenze brillanti si celano la complessità e i percorsi di vita più intimi dei suoi personaggi. La comicità è uno strumento agile per raggiungere l’umanità dei protagonisti, quattro solitudini, o se vogliamo quattro mondi diversi, che le circostanze hanno fatto incontrare e messo a confronto. Del resto anche nella vita di tutti i giorni è così, con i suoi diversi piani di lettura. Qui noi abbiamo due “ragazzi”, coetanei, con i rispettivi bisogni e desideri d’amore, un amore che però spesso è assai diverso da come viene idealizzato, immaginato, se non addirittura organizzato, poi c’è Silvana, una signora anziana, che osserva il mondo dall’alto di una sedia a rotelle e dalla lente paradossalmente privilegiata della sua malattia, infine Enzo, un uomo vicino alla maturità che ha scelto di perseguire fino in fondo le proprie inclinazioni e aspirazioni e che la notte si trasforma in Amalia, una regina del varietà”. Le loro storie sono storie di oggi, ordinarie se vogliamo, ma come tutte le cose comuni capaci di celare una propria originalità e dietro a ciò che si mostra c’è ben altro da raccontare. Silvana, sulla carrozzina, osserva i tre ragazzi, divertendosi anche un po’ con loro e infilando di tanto in tanto qualche “massima” e qualche consiglio che li lascia di stucco. “Ma ci è o ci fa?”.  Enzo dietro al sarcasmo nasconde la propria adolescenza non certo facile, dalla quale è però uscito grazie a un provvidenziale aiuto che sarà lui stesso a svelare. Chiara vive nell’eterna illusione del vero amore, che forse ha già trovato ma senza riconoscerlo, mentre continua a inseguire l’uomo sbagliato . Infine c’è Luca, che aspetta struggendosi che lei si accorga di lui, cosa che forse non accadrà mai.  Alla fine sarà lo stesso inaspettato “deus ex machina” a far sì che tutte le tessere si incastrino nel verso giusto, non prima però di aver dato vita a una serie di situazioni dalla comicità dirompente, con qualche colpo di scena e qualche piccolo momento di imbarazzo …
“La mia scrittura – conclude Predieri – nasce in buona parte dall’innata curiosità che da sempre ho verso i miei simili, dall’osservazione del mondo che mi circonda e dei suoi abitanti, con le loro complessità, contraddizioni e universi interiori che il più delle volte appena appena traspaiono dietro la coltre di convenzioni e apparenze”. Informazioni e prenotazioni allo 055.6821321 – prenotazioni@teatrolumiere.it