Vincent Peirani & Ulf
Wakenius
un inedito duo per la
prima volta insieme, in Italia
18 gennaio h 21 – Club Senzatempo Avellino
19 gennaio h 16.30 –
Teatro Villoresi Monza
Il fisarmonicista Peirani in solo nel
tempio della musica di Roma
17 gennaio h 21 – Auditorium Parco della Musica Roma
Vincent Peirani
Vincent Peirani è il giovane fisarmonicista che
tutto il mondo ricerca. Sulle orme del pioniere della
fisarmonica, Richard Galliano, continua ad allargare, giorno
dopo giorno, gli orizzonti di questo strumento. Ha lavorato
con Fred Gastard et Denis Charolles,
nel trio “Melosolex” del grande Michel Portal,
con la cantanteYou Sun Nah, con il gruppo Madhu, che si dedica
al jazz indiano, nel nuovo quartetto di Daniel Humair, in duo
conVincent Lê Quang, in duo con François
Salque e nel quintetto rock elettrico conÉmile
Parisien, Yoan Serra, Tony Paeleman e Julien Herné.
Il concerto in solo di questo musicista senza
frontiere è un’esperienza accattivante e piena di
sorprese. Attraverso le sue composizione e l’improvvisazione, ci offre
una visione cosmopolita e infinitamente sensibile del jazz moderno, senza
dimenticare di rendere omaggio, con grande eleganza e un virtuosismo
sconcertante, ad alcuni dei suo maestri tra cui Duke Ellington,
Thelonious Monk e Miles Davis. Un viaggio dai mille
colori, una grande ventata di libertà.
lf
Wakenius
Nei primi anni Ottanta il duo con Peter Almqvist,
Guitars Unlimited, ha girato tutta la Scandinavia, con il culmine nel
1985 al Melody Grand Prix, seguito da 600 milioni di
spettatori, probabilmente il pubblico più vasto che un duo di chitarre
abbia mai avuto.
Il leggendario chitarrista ha fatto parte tra
il 1997 e il 2007 Ulf di uno dei più prestigiosi gruppi: l’Oscar
Peterson Quartet: la coronazione di una carriera che ha visto anche
m.
Wakenius ha poi iniziato una lunga e fruttuosa collaborazione con il
leggendario bassista Niels-Henning Örsted Pedersen. Ulf si è
anche esibito e ha registrato con grandi artisti del calibro di Pat
Metheny, Herbie Hancock, Mike Brecker, Jack DeJohnette, Joe Henderson.
Può vantare di avere Pat Metheny, John Scofield e John
McLaughlin, tra i suoi sinceri ammiratori. McLaughlin,
il suo primo guitar hero, ha in seguito scritto le note ad uno degli album in
solo di Ulf: “Il suo approccio alla chitarra non può che essere ammirato, suona
che sembra
che sia nato con già la chitarra tra le mani”.
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