
Dopo Venezia, anche Roma si allinea alla tendenza di dare priorità ai temi sociali e all’economia in crisi, al fine di sensibilizzare il pubblico su aspetti spesso trascurati della nostra realtà sociale ed economica, afferma Claudio Donati, segretario Generale di Assotir, l’associazione che riunisce migliaia di trasportatori in Italia e in Europa, subito dopo l’annuncio del vincitore dell’ottava edizione del Festival internazionale del film di Roma. Oggi in Italia, i docufilm e i documentari in generale stanno avendo un grande successo, mentre i film di finzione spesso non riescono a raccontare con la stessa efficacia il paese e la sua nuova aspirazione verso storie vere e bisogni reali del pubblico. “Non si vuole solo sognare ma conoscere attraverso il cinema e la sensibilità di registi come Alberto Fasulo realtà apparentemente lontane”. Il regista ha raccontato in modo documentaristico la storia di un uomo e del suo camion attraverso l’Europa, vivendo sempre “on the road” nella cabina del veicolo.
Desidero esprimere la gratitudine della nostra categoria non solo al regista ma anche alla Giuria del Festival, che ha dimostrato coraggio e sensibilità, continua Donati. “Tir è un film coraggioso che promuoveremo anche attraverso i nostri canali e presso i nostri associati. Crediamo che il regista abbia compiuto un vero atto di coraggio per raggiungere questa grande soddisfazione dopo 4 anni”, conclude Anna Manigrasso, Presidente di Assotir, recentemente riconfermata, una delle poche donne al vertice di un’associazione in un settore prevalentemente maschile. “Pochi conoscono il sudore che scorre nelle nostre cabine, le difficoltà con la committenza, le lotte sindacali, le battaglie contro turni di lavoro estenuanti, le tariffe minime, gli ecobonus. Quanta consapevolezza ha la gente di questi problemi della categoria? Ci si occupa di noi solo quando proclamiamo uno sciopero nazionale e fermiamo i nostri mezzi, come quello prossimo dal 9 al 13 Dicembre. Il paese, che si muove per l’80% sul trasporto merci su gomma, si blocca ed è paralisi in tutti i settori: farmaceutico, alimentare, arredo”, conclude con passione la determinata presidente Assotir.
“Nel camion ho agito solo seguendo l’istinto e ho accettato il rischio di lavorare con un attore come Branko Zavrsan”, sottolinea il regista Alberto Fasulo.
‘Tir’ è un documentario in tempo reale sulla solitudine di un camionista, coprodotto con la Croazia. Si svolge quasi interamente nella sofisticata cabina di un Tir Scania-Saab, in cui Branko Zavrsan, ex professore croato, ha deciso di diventare camionista per sostenere la sua famiglia lontana. Il telefono è il suo unico mezzo per comunicare con moglie e figlio. La colonna sonora del film è composta dai rumori della strada, del motore, degli sportelli, i pochi dialoghi con il collega Maki (Marijan Sestak) e le telefonate alla moglie. In ‘Tir’ c’è anche l’angolo esterno del camion, che si trasforma in doccia o cucina. Il lavoro è regolato da riposi obbligatori (un’ora ogni quattro ore e mezzo), tutti controllati da una sorta di scatola nera che si cerca di aggirare per guadagnare di più. È un mestiere difficile, in cui bisogna abituarsi alla solitudine e trovare compagnia solo nelle brevi pause con i colleghi, ma offre un buon guadagno, almeno tre volte lo stipendio di un impiegato medio.
‘Tir’, distribuito da Tucker Film, spiega Fasulo, “è un modo per raccontare questa solitudine, esplorare i limiti di resistenza di una persona che ha scelto un lavoro consapevolmente o meno, e ora ne vive le conseguenze”. Il film “si colloca volutamente tra documentario e finzione, esplorando il paradosso di un lavoro che ti porta lontano dalle persone care per cui stai lavorando”. Il processo di scrittura è durato quattro anni, mentre le riprese hanno richiesto quattro mesi e più di 30mila km percorsi in un tour per l’Europa.
T.I. ASSOTIR nasce nell’ottobre 2006 dall’unione di ASSOTIR con TRANSFRIGOROUTE ITALIA.
TRANSFRIGOROUTE ITALIA è un’associazione professionale di grande prestigio ed esperienza nella tutela e assistenza alle imprese del trasporto di merci deperibili, costituita in Italia da oltre 30 anni e parte di TRANSFRIGOROUTE INTERNATIONAL, organizzazione aderente all’IRU.
Oggi è radicata in 31 province e sta ampliando la sua presenza in altre 4. Associa oltre 3000 imprese con 18.000 veicoli e dà lavoro a oltre 20.000 addetti. Nel gennaio 2009, Anna Vita Manigrasso, imprenditrice toscana e già Presidente dell’Associazione Provinciale di Grosseto, viene eletta Presidente Nazionale dell’Associazione.
Con l’elezione della Manigrasso, per la prima volta una grande associazione dell’autotrasporto viene guidata da una donna, segnando un cambiamento sostanziale che riconosce le capacità imprenditoriali e la nuova sensibilità che una donna può apportare in un settore tradizionalmente dominato da vecchi pregiudizi.