NOTTE D’INVERNO CON FANTASMA E SIGNORA di Edith Wharton (regia Riccardo Reim, con Elisabetta De Palo) – 11-27 ottobre, Sala Uno

Elisabetta de Palo

NOTTE D’INVERNO
CON
SIGNORA E FANTASMA

OMAGGIO A EDITH
WHARTON

Dall’11 al 27 Ottobre 2013

SALAUNO TEATRO

Piazza di Porta San Giovanni, 10 – Roma

Martedi – Mercoledi – Giovedi – Venerdì – Sabato ore 21
Domenica ore
17.30

Uno spettacolo scritto e diretto da
RICCARDO REIM

Con
ELISABETTA DE PALO

DANILO CELLI

e con
MAGO
SCAPINELLI
MARTA FARRA
Una produzione STUDIO 12
diretto da Isabella Peroni

Costumi: STEFANO
CIONCOLINI
Musiche: PERICLE ODIERNA

Aiuto regia: Iolanda Salvato
Luci: Marco
Zara

Nella sua autobiografia, Edith Wharton
dichiara di essere stata ossessionata per diversi anni, nella sua adolescenza,
da un’assurda paura del soprannaturale, come pure narra della strana, ambigua (e
in fondo divertita, vissuta come una sorta di antidoto agli autentici timori)
fascinazione costantemente provata dinanzi a prestigiatori, ventriloqui,
illusionisti e “maghi”  di ogni genere… Anche per questo, forse, la scrittrice
frequentò, sia pure in modo sporadico, il genere tipicamente anglosassone della
ghost story, iniziando a “cimentarsi con l’altrove” nel 1909 e
continuando a più riprese fino al 1937, anno della sua morte. Le sue “storie di
fantasmi”, dunque, punteggiano come una sorta di controcanto una vasta
produzione di cui non sono certo un aspetto marginale, rivelandosi profondamente
innovative, abolendo qualsiasi effetto à sensation per immettere
nell’assoluta “normalità l’evento “disturbante”:  filo conduttore l’ironia, il
gioco, l’incredulità e al tempo stesso la meraviglia per i tanti enigmi che la
realtà propone a ogni passo…
Attingendo a questi materiali  letterari e
biografici, Riccardo Reim mette in scena – facendo proprio il salutare
distacco ironico dell’autrice – uno spettacolo che si pone come una sorta di
percorso “altro” della mente: nella Parigi degli anni ’20 Madame Edith varca
casualmente la porta di un piccolo locale dove si esibiscono curiosi personaggi
(semplici ciarlatani?…) che sembrano appartenere a un altro mondo ed evocano,
quasi senza volere, inquietanti ricordi – se di tali si tratta… Passato e
presente (e futuro?…) vanno a sovrapporsi confondendosi, e d’un tratto ci si
accorge che, insensibilmente, una crepa si è aperta chissà quando e come nel
solido muro della realtà, rivelando insospettabili, angosciosi “vuoti” che vanno
a violare la più rigida, indiscutibile e rassicurante delle nostre convenzioni:
quella che sancisce la separazione tra noi e la “zona dell’ombra”, ovvero il
mondo dei vivi e quello dei morti.
Protagonista dello spettacolo è
Elisabetta De Palo (che con Reim ha una ormai lunga e collaudata
consuetudine di lavoro), affiancata da Danilo Celli nonché dal
ventriloquo e illusionista (autentico) Scapinelli con la sua partner
Marta Farra, qui anche nell’insolita veste di attori.