Da phlibero mostra – Paesaggi con albero al vento (work in progress)

Paesaggi – fotografie di Ros Ventura

phlibero

presenta

Paesaggi con albero
al vento (work in progress)
di Ros
Ventura

Mostra fotografica
sonorizzata a cura di Caterina Franchini, intervento sonoro di
CoMet

5 – 31 ottobre 2013
dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19.30 – Inaugurazione sabato 5 ottobre
dalle 18.00 alle 21.00

Phlibero via
Principessa Clotilde, 85 Torino

Nella serie di
dittici intitolata Paesaggi con albero al vento (work in progress)
l’artista Ros Ventura propone un taccuino di viaggio visivo che resta aperto a
cogliere nuovi frammenti spazio-temporali. L’elemento iconico del paesaggio,
naturale o artificiale, condensa la percezione di territori diversi resi
univocamente riconoscibili. Monumenti architettonici del passato remoto o
prossimo sono ritratti da una coppia di fotogrammi che suggerisce la possibilità
di una sequenza binaria infinita.

Le scene mute in
bianco e nero, quasi immobili, pongono il “monumento” in una dimensione ove
impercettibili cambiamenti d’inquadratura svelano una traslazione minimale del
tempo. Un albero, dall’esile tronco ritorto su se stesso, piegato dal vento che
ne direziona le fronde, simboleggia il passo dell’artista nei luoghi della
mente. Per Ros Ventura l’albero è interprete unico di un atto che condensa in sé
memoria e futuro.

La trama minimale
proposta dalla sequenza dei dittici in mostra rievoca con delicatezza la celebre
filmografia del regista giapponese Yasujiro Ozu e nella sovrapposizione di piani
diversamente definiti svela quell’incomunicabilità esistenziale celebrata con
intensità dal maestro Antonioni per cui l’uomo non è più in grado di stabilire
alcun rapporto primordiale con la realtà del paesaggio che lo
circonda.

L’esposizione è
affiancata da un intervento sonoro del Collettivo di Musica Elettroacustica di
Torino: CoMET ha concepito una sonorizzazione dell’ambiente espositivo che si
fonda sul piano strutturale, profondo, del legame tra monumento, memoria
collettiva, interpretazione artistica e processi di visione/ascolto. L’ambiente
si trasforma, così, in luogo di riflessione, reinterpretazione e
riattualizzazione artistica di territori canonici dell’immaginario musicale.
Vestigia, rovine, tracce mnestiche di un passato più o meno remoto si
cristallizzano in un rapporto dialettico tra monumento – forma preesistente – e
intervento artistico – forma attuale – capace di donare al primo nuova
luce.

La riappropriazione
continua e infinita di luoghi della memoria collettiva costituisce la traccia
comune dello spazio espositivo, che, pur senza costruire una sincronia e una
corrispondenza immediata tra i media e tra i sensi, prevede la partecipazione di
questi a un medesimo principio, la costruzione di un’esperienza complessa tra le
molteplici soglie nascoste nella relazione tra uomo, storia e
ambiente.

Per
info: phlibero a.p.s. – info@phlibero – www.phlibero.it – tel. 011
19505351

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Ros
Ventura
nasce nel 1962 a
Buenos Aires dove si forma all’Accademia Meeba, frequenta lo studio del celebre
artista argentino Jorge Garnica e lavora presso il laboratorio di fotomeccanica
della rivista Lyra/Teatro Colon.

Nel 1986,
trasferitosi in Italia, entra attivamente a far parte del collettivo di artisti
Sottopassaggio con cui partecipa, tra le altre iniziative, anche
all’esposizione-installazione “Die Schwalbe Ruft” articolata in una serie di
location nelle Langhe.

Nel 1993 a Verona
realizza le illustrazioni per i racconti “14.14 Racconti e Disegni e
alcune scenografie per il teatro e per la danza contemporanea in collaborazione
con la compagnia Ersilia e l’Ente Lirico Arena di Verona. Negli stessi anni
inizia la sua personale ricerca pittorica legata agli spazi intesi come luoghi
di forte contrasto e di antagonismo tra mobilità e rigidità, interno ed esterno,
silenzi e rumori.

Dal 1999 si
stabilisce a Barcellona (Spagna) e frequenta i corsi di fotografia digitale
presso l’Accademia GrisArt. Da allora, parallelamente alla pittura, Ros Ventura
sperimenta nei suoi progetti la fotografia digitale e le sue opere vengono
esposte: al  Festival internazionale di Arte Contemporanea di Barcellona (BAC!),
al Museo de Arte Contemporanea de Castilla y Leon (MUSAC); presso La Fábrica
Galleria d’arte di Madrid (in collaborazione con il Ministero di Cultura
Spagnolo); in occasione di Paratissima 2011 a Torino e del Premio Oskar
Barnack/Leica in Germania.

Gallerie di
contatto:

per le opere
fotografiche: PHlibero
via Principessa Clotilde, 85 Torino – info@phlibero.it

per le opere
grafiche: ELENA SALAMON – via Torquato Tasso, 11 Torino – info@elenasalamon.com

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CoMET, Collettivo di
Musica Elettroacustica di Torino, nasce dall’incontro al Conservatorio di Torino
di sei musicisti con storie e carriere diverse tra loro: Giacomo Albert, Carlo
Barbagallo, Francesco Bianchi, Amedeo Casella, Antonella Labozzetta e Alessandro
Merlo.

L’interesse comune
verso la sperimentazione, l’improvvisazione e le nuove tecnologie è alla base di
questo collettivo che si vuole a struttura aperta.

L’obiettivo è
sperimentare in ambito sonoro tecnologie analogiche e digitali per cercare nuovi
spazi di espressione comune in campi sempre diversi, dalle performance ai
concerti, dalla net-art alle installazioni sonore.

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Phlibero,
associazione di promozione sociale, si occupa di fotografia e crede nel potere
delle immagini: il potere di comunicare in maniera immediata, per trasmettere le
sfumature o suscitare le emozioni più forti. Oltre a mostre fotografiche
phlibero propone corsi e workshop (di fotografia, fotoritocco con Photoshop,
ripresa e montaggio video). Gli eventi e le mostre di Phlibero educano alla
fotografia come strumento conoscitivo per il fruitore e come mezzo d’indagine
interiore e d’espressione personale per l’ideatore.

I
lavori fotografici prodotti dai partecipanti alle attività di Phlibero, oltre a
rappresentare un accrescimento professionale o personale, confluiscono in
progetti collettivi periodicamente presentati in vari format espositivi,
talvolta in sinergia con enti e altre associazioni. www.phlibero.it