RED CANZIAN narra il documentario di PeTA “PARETI DI VETRO”. La versione originale narrata da Paul McCartney

RED CANZIAN
TESTIMONIAL DI PeTA

NARRA IL
DOCUMENTARIO “PARETI DI VETRO”

video denuncia sulle
condizioni degli animali

negli allevamenti e
nei macelli

La versione
originale “Glass Walls” narrata da Paul
McCartney

RED CANZIAN è stato scelto da PeTA
(People for the Ethical Treatment of Animals), la più grande organizzazione al
mondo per la difesa degli animali, per narrare il documentario “Pareti di
Vetro”, video denuncia sulle condizioni degli animali negli allevamenti e nei
macelli. Il video è visibile al link:
http://youtu.be/JwerpjI0eg8

Lo storico bassista dei Pooh è stato
scelto da PeTA come testimonial d’eccezione di questa campagna di
sensibilizzazione «per i valori di rispetto alla vita che l’artista da tempo
ha sposato e per l’attivismo che lo
contraddistingue
».

Glass Walls”,la versione originale di “Pareti
di Vetro
”, è stata narrata da Paul McCartney, da anni coinvolto in
prima linea nelle campagne che PeTA promuove nel mondo.

Red Canzian ha raccolto il testimone
da Paul McCartney a Verona
, in occasione dell’unico concerto
italiano di McCartney, quando i due grandi bassisti si sono incontrati per
discutere di come sia possibile un mondo “cruelty-free”, più attento e
rispettoso alle istanze degli animali.

«Per me è un onore scendere in campo
con PeTA a favore degli animali
– dichiara Red Canzian
Come Paul
McCartney, che ho avuto il privilegio e il piacere di incontrare in occasione
del suo concerto all’Arena di Verona, ritengo sia di fondamentale importanza
portare attenzione sull’industria della carne e sulle drammatiche condizioni
degli animali da allevamento costretti a condurre una vita priva di qualsiasi
dignità e naturalità e spesso anche in condizioni igieniche precarie.
L’alternativa è possibile: adottare un’alimentazione a base di cibi vegetali
porta grandi benefici, ci si guadagna in salute e ci si sente più in armonia con
il creato».

Red Canzian si unisce a una nutrita
lista di celebrities internazionali che hanno già collaborato con PeTA,
prestando il proprio volto per le campagne di sensibilizzazione.
Oltre a Paul McCartney, eccone solo
alcuni: Stella McCartney, Pink, Natalie Imbruglia, Chrissie Hynde, Tommy Lee,
Elisabetta Canalis, Penelope Cruz.

www.peta.org

Milano, 4 luglio
2013

“GLASS WALLS” – “PARETI DI VETRO”

(Paul McCartney & Red Canzian for PeTA)

La vita è la più bella cosa che possa capitare ad una
persona… è un eterno uovo di Pasqua da scartare, e in ogni momento può
riservarti una grossa sorpresa, e le cose che mai avresti pensato potessero
accaderti… accadono.

Quello che mi è capitato il 25 giugno scorso è davvero un
dono bellissimo che la vita mi ha fatto! Ho avuto il piacere di incontrare Paul
McCartney, prima del suo concerto all’Arena di Verona!!!

L’incontro è stato organizzato da PeTA, la più grossa
organizzazione mondiale che si batte per un comportamento etico da parte
dell’uomo nei confronti degli animali. Due mesi fa ero stato scelto proprio da
loro per girare la versione italiana del video “Glass Walls” che per i paesi di
lingua anglosassone conta sulla presenza appunto di Paul
McCartney…Il titolo nasce da una frase di Linda, la sua prima moglie, che un
giorno disse: “Se i macelli avessero le
pareti di vetro saremmo tutti vegetariani”.

E la mia versione italiana si intitola proprio “Pareti di
vetro”. E’ un video sconvolgente, nel quale si può vedere a quali
maltrattamenti vengano sottoposti gli animali, in particolar modo negli
allevamenti intensivi, e quali e quanti siano i danni per l’ambiente provocati
da questi allevamenti. Senza parlare dei problemi di salute che la carne
comporta al nostro fisico. Alcune scene fanno male e mentre giravo la mia parte
narrante mi domandavo se certi uomini hanno diritto di chiamarsi così… ma
bisogna vederlo per capire… non ci sono parole abbastanza crudeli per
descrivere certe crudeltà!

E così è nata l’idea di farci incontrare… alle 19.30 circa,
gli amici della PeTA e l’assistente di Paul mi
hanno portato, insieme alla mia famiglia all’atteso incontro, in una sala
privata vicino al suo camerino, appositamente allestita per l’occasione.

Con me c’erano mia moglie e i miei figli, oltre a Patrizia
Re, la rappresentante italiana della PeTA e
Dan Mathews, il gran capo dell’organizzazione americana, arrivato in Italia per
conoscere me e per salutare Paul, che da più
di vent’anni collabora con loro.

Ad un certo punto, in silenzio, gentile e molto in forma è
arrivato Paul… mi ha salutato per nome, ci siamo abbracciati… gli ho detto che
anch’io suono il basso e lui mi ha detto ridendo: “I know Red, so…shall we play
something together?”
Sapevo che lui ci conosceva fin dai tempi dell’album
“Tropico del nord” che registrammo a Montserrat, negli studi di George Martin,
il loro produttore (e in quell’occasione avevo usato anche un suo vecchio amplificatore)
ma sentirselo dire così, in modo del tutto normale, beh… mi è proprio piaciuto.
Una volta fatte le foto di rito, abbracciati come vecchi amici (e carinamente
ha voluto farle anche con la mia famiglia), abbiamo parlato a lungo di quanto
sia importante che ognuno di noi si muova in favore del rispetto per gli
animali e per l’ambiente, per un cambiamento indispensabile oltre che etico,
tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa affinché i diritti dei più deboli e
degli inermi siano tutelati dall’arroganza di chi è forte solo perché
comanda! 

Penso
e spero che questo video porti a delle riflessioni e anche a dei cambi
comportamentali…

La
sofferenza di un essere vivente non può produrre nulla di buono, tranne che
abituarci a dare sempre meno valore alla vita…sia essa quella di un animale o
di un umano. Leonardo Da Vinci diceva: “Verrà il giorno in cui l’uccisione di
un animale sarà punita come l’uccisione di una persona“…e io spero tanto che
questo prima o poi accada.

Il video è su YouTube e troverete il link sul mio sito… se
volete potrete vedere il mio ma anche quello di Paul, sono identici, cambia
sono la lingua e… il “bassista”.

Red Canzian

RED CANZIAN

Biografia

Stato di famiglia

Sono nato a
Quinto di Treviso il 30 novembre 1951 in una vecchia e grande villa veneta,
Villa Borghesan. Ho 2 figli: Chiara avuta dalla mia prima moglie Delia
Gualtiero e Philipp, figlio “portato in dote” dalla mia seconda moglie Beatrix
Niedewieser.

E nel mio stato di famiglia
vorrei inserire anche la mia “scelta vegana” che a volte viene condivisa da mia
moglie e talvolta anche dai miei figli. Ma senza imporre niente a nessuno…ed è
così che Chiara, ad esempio, ha deciso di sua volontà, da più di un anno, di
non mangiare carne e suoi derivati. Sono passi che vanno fatti con coscienza… Io,
ad esempio, dopo 15 anni che non mangiavo carne e insaccati ma mangiavo ancora
pesce, ho deciso di colpo, nel 2009, di diventare vegano a tutti gli effetti. E
non solo per una convinzione salutistica, come era avvenuto per la carne, ma
per un bisogno etico di relazionarmi con rispetto con gli altri esseri viventi
del pianeta. Per me è fondamentale sedermi a tavola e non sentire più il peso
di aver provocato, anche se indirettamente, sofferenza ad un altro essere
vivente.

E’ così bello poter dire: “Cosa
mangiamo stasera?” e non “Chi mangiamo stasera?”!

Primi approcci musicali

Verso i 13
anni ho iniziato a suonare come autodidatta. Con la mia prima band, che
all’inizio si chiamava I Prototipi per poi diventare Capsicum Red, ho
inaugurato il Piper di Treviso, il mitico New Time, ottenendo davvero un gran
successo: ogni sabato e domenica, per due anni consecutivi, abbiamo fatto il
tutto esaurito con la più bella gioventù del Veneto.

A cavallo
fra il 1970 e il 1971, i Capsicum Red hanno inciso due singoli:
“Ocean” (sigla del programma su Rai 2 “E ti dirò chi sei”
con Enza Sampò e Giorgio Vacchietti) e “Tarzan” (scritto da Franco
Battiato e registrato agli Air Studios di Londra con la collaborazione di
Meggie Bell e degli “Stone the Crows“). Seguirà l’album “Appunti per
un’idea fissa” (un disco di rock progressivo dove viene riletta anche la
famosissima 8° Sonata “Patetica” di Beethoven… ancora oggi questo disco è molto
ricercato ed è stato ripubblicato qualche anno fa su CD anche in Giappone). I
Capsicum si sciolgono perché tre componenti del gruppo devono partire per il
servizio militare. Per me segue un anno d’intensa attività live con un altro gruppo,
gli Osage Tribe, un trio (chitarra, basso e batteria) ancora più spinto dei
Capsicum a livello di ricerca musicale. Nel novembre del 1972 venni convocato
dai Pooh che stavano cercando il nuovo bassista e avevano già visionato un
centinaio di musicisti. Il provino avvenne nella lavanderia di un hotel di
Roncobilaccio, anzi più che una lavanderia era un magazzino pieno di scaffali
di carta igenica, ottimo “fonoassorbente”. Anche se non avevo mai suonato il
basso, mi scelgono. Il mio provino in realtà l’ho fatto cantando alla chitarra
un mio brano! E a febbraio del 1973 debutto nei Pooh.

Esperienze da solista

Nel 1986 ho
pubblicato l’album “Io e Red”, con la partecipazione di Loredana
Bertè nel duetto “Io no” e con la collaborazione di grandi musicisti,
fra cui Mitch Foreman alle tastiere e Bill Evans al sax, entrambi provenienti
dalla Mahavishnu Orchestra di John McLaughin, e con Claudio Pascoli sempre al
sax, Lele Melotti, Stefano D’Orazio, Beppe Gemelli e MaurSpina alla batteria e
Demo Morselli alla tromba. Ho sempre amato il lavoro di studio, tanto che nel
1983 ho acquistato insieme al mio amico e straordinario ingegnere del suono
Renato Cantele lo studio rosso dello “Stone Castle” di Carimate, facendo
nascere così i Morning Studios.  Nel 1986
ci siamo spostati a Milano e abbiamo acquistato gli studi di registrazione di
Caterina Caselli Sugar e, fino al 1998, siamo stati il punto di riferimento sonoro
di tutta la musica e tutti i più grandi artisti sono passati per i nostri
studi. Nel 2010 infine ho creato lo Studio Q, sede della mia Fondazione ma
aperto anche ad artisti. Nella mia carriera ho sempre amato aiutare le persone che
avevano delle qualità reali e, così, ho prodotto tre dischi di Delia Gualtiero,
il primo album di Gianni Togni e poi Miki Porru, Marco Armani, le Lipstick,
Giovanni Danieli, Chiara Canzian e, per Fondazione Q, gli album di Alberto
Tessarotto (16 anni e un grande talento) in un album di pianoforte classico,
uscito nel 2011, poi l’album di Arianna Cleri, vincitrice di “Io Canto“e uscito
nel 2012, e nel 2013 un disco strepitoso degli Archimia (un quartetto d’archi
“serissimo“ che si cimenta in brani rock dei Pink Floyd, Michael Jackson, Van
Hallen e altri).

Il 18
Gennaio 2011 ho organizzato il grande Concerto in aiuto degli Alluvionati del
Veneto, “Red&Friends” e sul palco del Teatro Geox di Padova si sono esibiti
tanti amici che hanno risposto con grande cuore alla mia chiamata: Mario
Biondi, Gigi D’Alessio, Ivana Spagna, Niccolò Fabi, Malika Ayane, Chiara
Canzian, Delia Gualltiero, Aldo Tagliapietra delle Orme, i Sonohra, L’Aura, il
tenore Francesco Grollo, i Pooh e tanti altri. Tutti accompagnati da
un’orchestra e coro di 80 elementi diretti dal Maestro Diego Basso.

Gusti musicali

Diciamo che
nasco Beatlesiano…per indole… consideravo i Rolling Stones troppo “caciaroni”,
anche se mi piaceva la loro grinta. Quando poi ho iniziato ad approfondire la
conoscenza del basso, sono rimasto letteralmente folgorato da Jaco Pastorius “Il
più grande bassista del mondo” come lui amava presentarsi…ed era vero!

Poi ho
ascoltato anche il bassista Stanley Clarke; all’epoca, con quello strumento si
cominciava a “slappare”. E ho ascoltato tanti altri artisti come Sting, Oasis,
Robbie Williams, Coldplay, Muse… senza mai dimenticare, però, che tutto
cominciò con i Beatles, e non solo per me. Fra gli americani ho amato Donald
Fagen, per la classe e la precisione intellettuale della sua musica;
recentemente mi piacciono molto i Green Day e il loro musical “American Idiot” che
ho visto a Broadway mi ha letteralmente entusiasmato.

Volutamente
non nomino nessun artista italiano, perché sarebbero troppi e non voglio fare
torto a nessuno. Sono un grande fan dei miei colleghi, compro i loro dischi e
sono felice quando li vedo ai primi posti in classifica e a riempire i
palasport e gli stadi. Se la musica italiana “gira” fa bene a tutti!

Sport

Amo molto
sciare e fare lunghe camminate in montagna… Quest’anno ho scoperto la bellezza
di andare in bici. La formazione in montagna è composta da me, Bea e Giorgio,
il suo primo marito, mentre la formazione trevigiana, sempre ciclistica, è
composta da Bruno e Michela, Bea ed io. In Val Badia, Bea ed io abbiamo il
nostro rifugio, e per me, quel posto è davvero come la mia seconda casa…e poi è
dove ho conosciuto Bea.

C’era poi
la pesca… Da quando avevo tre anni sono stato un appassionato pescatore e tutte
le mie vacanze erano collegate all’acqua e di conseguenza alla pesca… Ma ora,
dopo la mia scelta vegana (dal 2009 non mangio più nulla di origine animale) ho
logicamente smesso.

Amo il mare
ma ho venduto la barca a motore con la quale ho girato in lungo e in largo
tutte le isole della Croazia… Questo è un periodo molto impegnato e non ho più
trovato il tempo per usarla…e poi, non per consolarmi, ritengo che il mare vada
rispettato di più e la prossima barca, se ci sarà, sarà a vela. Nel frattempo
ho un guscio di legno, con il quale vado piano piano nel fiume davanti a casa e
arrivo fino alle prime isole della laguna.

Pur non
essendo un grande esperto di calcio, ho composto l’inno del Treviso Calcio
quando è stato promosso in serie B (lo abbiamo cantato al centro dello Stadio
io e mia figlia Chiara, che allora aveva 9 anni, con Philipp che ci
accompagnava al pianoforte). Ho scritto anche “Anima Bianco Verde” l’inno della
squadra di Rugby della Benetton…e quell’anno ha vinto lo scudetto!

Pittura

Dipingo da
sempre: disegno con la mano sinistra, ma scrivo con la destra. La mia pittura
attraversa continui mutamenti, che seguono i cambiamenti che, per fortuna, la
vita mi riserva… E siccome io non dipingo per professione ma per “bisogno” di
raccontarmi, ho cambiato spesso espressione: negli Anni 70 ho dipinto quadri
naif ispirandomi ai grandi pittori slavi; poi sono diventato post
impressionista fine ‘800, influenzato ovviamente da Giuseppe e Beppe Ciardi,
che vissero a Quinto, il paese dove sono nato, dei quali ho studiato a fondo la
tecnica. In tutti i miei quadri di questo “periodo” c’è l’acqua, un elemento
naturale per chi come me è nato e abita in riva al Sile. Ora mi sta piacendo la
pittura moderna, i tempi cambiano, si velocizzano, e sento bisogno di
pennellate decise e materiche che raccontino, senza scendere nei particolari,
una suggestione.

Cinema

Spettatore
attento, anche se poco assiduo, prediligo i grandi registi come Coppola e
Fellini (specialmente in “Amarcord”) e le commedie con Hugh Grant che
è il mio attore preferito (l’attrice è Nicole Kidman). “Dersu Uzala”,
“La ragazza con l’orecchino di perla”, “L’ultimo samurai”,
“Il Signore degli Anelli” e “Big Fish” sono alcuni dei film
che mi hanno maggiormente entusiasmato.

Libri

In vacanza
ho letto e riletto tutte le opere di Wilbur Smith. Ultimamente mi piacciono i
gialli storici travestiti da thriller (dopo “Il codice Da Vinci” ho
letto tutto quello che ha scritto Dan Brown, compreso l’ultimo “Inferno”). Gli
ultimi romanzi letti sono quelli di Giorgio Filetti, tutti… Giorgio è “un grande
amico e un grande autore”. Infine, cito un capolavoro assoluto: “I pilastri
della terra” di Ken Follet.

Passioni

Mi piace
l’antiquariato (il mio periodo preferito va dal ‘400 al ‘600) e amo occuparmi
dei miei bonsai: negli anni ’90 avevo aperto addirittura un’azienda agricola che
importava e produceva Bonsai. Quando una cosa mi piace, non riesco ad
affrontarla solo come un hobby… No, io ci devo entrare dentro. E allora sono
andato in Giappone a studiare e nel 1992 ho scritto il libro “Magia
dell’albero” dedicato a quaranta specie di alberi, raccontati nel loro aspetto
naturale e in “miniatura”, come bonsai. Questo mio grande amore per tutta la
natura è testimoniato anche dal mio secondo libro “Storie di vita e di
fiori” del 1996, dove partendo dalla descrizione dei fiori spontanei,
quelli che crescono nei prati o lungo i sentieri, arrivo a raccontare momenti
ed esperienze della mia vita.

Con mia
moglie Bea, da più di vent’anni, portiamo avanti un progetto
didattico-naturalistico col quale cerchiamo di trasferire ai bambini delle
prime elementari la passione e il rispetto per la natura facendoli diventare
loro stessi tutori di un alberello. Il progetto si chiama “Un albero per la
vita” e in vent’anni sono stati regalati agli alunni oltre 25.000 piante.

Ultimi Aggiornamenti

A più di un
anno dall’uscita del suo ultimo libro “Ho visto sessanta volte fiorire il
calicanto” Red continua con successo le presentazioni in tutta Italia…questa
sua opera autobiografica si è rivelata un piccolo miracolo editoriale superando
le 10.000 copie e coinvolgendo emotivamente anche persone molto lontane dalla
sfera di popolarità di Red e della sua band. Il valore e la difesa dei propri
sogni sono il motivo portante che viene continuamente “insinuato” tra le
righe…una vera e propria iniezione di positività nei confronti di una vita che
va guidata, per trasformarla in una buona vita!

Iaphet Elli

Iaphet Elli, blogger, ho partecipato come editor a ExpoMilano2015.
Collaboro con diversi uffici stampa di città Italiane ,Stati Europei e Mondiali.

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