GIGI PROIETTI apre la stagione del GLOBE THEATRE DI VILLA BORGHESE con ROMEO E GIULIETTA

Mimosa Campironi, Matteo Vignati

Dal 10 al 28 luglio e dal 6 all’11 agosto ore 21.15
Anteprima stampa 11 luglio

ROMEO E GIULIETTA
regia di Gigi Proietti
traduzione di Angelo Dallagiacoma

Prodotto da Politeama Srl

C’è un lato positivo nel tempo che passa: si può guardare indietro, cambiare prospettiva, qualche volta tornare sui propri passi. Nel caso di un testo, il ritorno è una possibilità per rivedere e sviluppare intuizioni  e pensieri rimasti inespressi, scartati a favore di altri per mancanza di sintonie, di tempo, di coraggio. Ho amato molto la prima versione di Romeo e Giulietta, e  sto amando molto questo nuovo allestimento, simile ma diverso .
Ho sempre pensato che la festa a casa Capuleti fosse una specie di sliding door,  che attraversata o evitata conduce a storie diverse. Se Romeo decidesse di non andare alla festa? E  se tutta la storia  fosse solo il sogno di una giovane  mente  eccitata dall’amore? E se fosse proprio l’amore la chiave che apre le porte del tempo proiettandoci nell’eterna favola dei due innamorati?  Da qui sono partito per decidere di collocare la prima parte ai nostri giorni. La festa  è un ballo in  maschera , che dopo il primo sguardo e la fatidica scintilla si trasforma   in un sogno di epoche lontane. Il pubblico si vedrà riflesso nella storia, in un gioco  di specchi in cui si raccontano due realtà, due secoli, due mondi.
Così, se nella prima parte   gli  amici  e Mercuzio danno voce alle loro passioni come  rapper leggeri e Giulietta è una ragazzina di buona famiglia che canta e suona rock, e tutto è un vortice di energia e di gioia,  poi la musica  cambia, ci porta in un altro tempo  e  rigenera il mito. La storia si ripete e il rituale d’amore e odio non va a buon fine, come un rito iniziatico in cui l’eroe non riesce a superare la prova. Nessuno dei giovani oltrepassa  il confine della maturità, nessun adulto  li sa  accompagnare nel viaggio.  Si passa dai giochi alla tomba, come in ogni tempo può accadere, in una tristissima favola avvelenata dall’odio, che si trasforma nell’ecatombe di un futuro.

GLOBE THEATRE | MOLTO RUMORE PER NULLA dal 5 al 30 agosto 2015

Per quanto fresca  fosse la precedente compagine di attori, questa volta la scelta è stata di cercare  interpreti ancora più giovani,  a sottolineare la spaccatura fra generazioni.
O forse l’età degli interpreti è la stessa, ma è la mia prospettiva che sta cambiando e guardo questa compagnia con l’affetto che ho sempre avuto per i miei allievi e per tutti i colleghi più giovani con i quali ho condiviso il mio lavoro.

Interpreti
(in ordine alfabetico)

Mercuzio
Giulietta
Balia
Capuleti
Paride
Frate Lorenzo
Montecchi
Donna Capuleti
Benvolio
Principe
Tebaldo
Romeo        FAUSTO CABRA
MIMOSA CAMPIRONI
FRANCESCA CIOCCHETTI
MARTINO DUANE
DIEGO FACCIOTTI
GIANLUIGI FOGACCI
ROBERTO MANTOVANI
LOREDANA PIEDIMONTE
GUGLIEMO POGGI
RAFFAELE PROIETTI
TOMMASO RAMENGHI
MATTEO VIGNATI
Gregorio, Clown  NICOLA ADOBATI,  Sarta  LARA BALBO, Sansone LORENZO GRILLI, Sarta NEVA LEONI, Antonio LORENZO LUCCHETTI, Abramo, Lo speziale MATTEO MILANI, Guardia Principe FRANCESCO MASTROIANNI, Paggio Mercuzio SEBASTIAN MOROSINI, Donna Montecchi  VALERIA PALMA,  Baldassarre STEFANO PATTI,  Frate Giovanni  MATTEO PROSPERI, Guardia Principe SIMONE RUGGIERO

REGISTA ASSISTENTE
Loredana Scaramella

COSTUMI
Maria Filippi
assistente ai costumi  Giulia Mariotti

SCENE
Fabiana Di  Marco

CONTRIBUTI MUSICALI
Roberto Giglio

DISEGNO LUCI
Umile Vainieri

PROGETTO FONICO
Franco Patimo

MOVIMENTI DI SCENA
Alberto Bellandi

CASTING
Loredana Scaramella

I NUMERI DEL SILVANO TOTI GLOBE
THEATRE

·
I lavori del Silvano
Toti Globe Theatre sono iniziati il 25 giugno 2003. il Teatro è stato
ultimato in poco più di tre mesi

·
Il Teatro ha 1.206
posti di capienza

·
La pianta è circolare.
Il materiale utilizzato è legno massello di rovere francese di provenienza
prevalente delle Ardenne. Nel cantiere hanno lavorato complessivamente 150
maestranze

·
I posti sono così
distribuiti: una platea di posti in piedi, in grado di ospitare fino a 415
spettatori
; il primo ordine di balconate, sempre raggiungibile dalla
platea, composto da 5 settori per un totale di 302 posti; il
secondo (capienza 374 spettatori) ed il terzo (capienza 115
spettatori
) ordine di balconate sono, invece, raggiungibili attraverso
delle passerelle di collegamento

·
L’altezza massima del
teatro è di 10 metri, con un diametro interno di 23 metri ed
esterno di 33 metri. La circonferenza esterna è di 100 metri

·
Il tetto del Silvano
Toti Globe Theatre è rivestito con scandole di rame

·
I tre ordini di balconate
si affacciano, in modo concentrico sul palcoscenico: la struttura è stata
concepita e realizzata, infatti, considerando quale punto centrale
dell’attenzione del pubblico il proscenio

·
Per i disabili sono
previsti accessi e posti riservati

·
L’impresa che ha
realizzato l’opera è la Lamaro Appalti S.p.A., che fa capo al Cavaliere del
Lavoro Pierluigi Toti ed all’Ingegner Claudio Toti

RE LEAR dal 12 settembre al Globe Theatre – regia di D. Salvo